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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Legittima difesa, Furlanetto presenta una proposta di legge

Il consigliere regionale del Gruppo Misto ed esponente di Prima il Veneto chiede di modificare il secondo comma dell'articolo sul tema

VENEZIA “Non è possibile che la legittima difesa sia considerata reato, così come venga punita in modo diverso da un magistrato all’altro”. Sono le parole di Giovanni Furlanetto, consigliere regionale del Gruppo Misto ed esponente di Prima il Veneto che giovedì ha presentato una proposta di legge statale per la modifica dell’articolo 52 del codice penale in materia di legittima difesa.

In particolare, Furlanetto ha proposto la modifica del secondo comma dell’articolo, sostituendolo con: “Nel contrastare una violazione di domicilio finalizzata allo scopo di commettere altri reati, si configura in ogni caso come legittima difesa la condotta di chi: a) vedendo minacciata la propria o altrui incolumità, usa un’arma legalmente detenuta o qualsiasi altro mezzo idoneo, anche di coazione fisica, per dissuadere o rendere sicuramente inoffensivo l’aggressore; b) vedendo minacciati i propri o altrui beni e constatata l’inefficacia di ogni invito a desistere dalla azione criminosa, per bloccarla usa qualsiasi mezzo idoneo, anche di coazione fisica, o un’arma legittimamente detenuta”.

“In questo periodo in cui non siamo più sicuri neanche tra le mura di casa – ha spiegato Furlanetto – lo stato non può criminalizzare chi si difende da aggressioni. Viviamo una situazione di insicurezza non più tollerabile”. Solo pochi giorni fa un pensionato di 78 anni residente nel Polesine era stato trovato morto in casa, secondo le prime indagini a causa di una rapina finita male. 

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