TREVISO Nuova protesta pubblica per il comitato ambientalista Treviso - Aria pulita. Nelle scorse serate, i membri dell'organizzazione si sono recati nelle vie del centro storico di Treviso per protestare contro gli sprechi energetici messi in atto da molti negozi che decidono di tenere le porte d'ingresso spalancate anche durante la stagione invernale.

"Nonostante l'ordinanza del 2 febbraio 2016, firmata dal sindaco Manildo, nelle ultime sere (ma anche nel resto della giornata) molti negozi del centro storico trevigiano hanno preferito sfidare l'ordine. Tutto ciò in perfetta sintonia con quanto avviene in altre parti d'Italia (e anche d'Europa): si preferisce rischiare la multa piuttosto che rispettare le regole. Un atteggiamento di arroganza civica e ambientale, di spreco energetico che non trova giustificazione alcuna." Queste sono state le parole espresse dal comitato in un recente comunicato stampa. Per fornire qualche dato in più sulla questione: ogni "barriera d'aria" posizionata sopra le porte dei negozi consuma di media 24 k/Wh al giorno, pari a 91 Kg di Co2 ogni settimana. Il semplice gesto di chiudere quelle porte, consentirebbe per ogni negozio un risparmio energetco del 50%; migliorerebbe il comfort del personale e anche dei clienti.

Dal documentato tour di venerdì sera, il comitato ha stilato una prima lista di negozi che, o non erano al corrente dell'ordinanza oppure, più plausibilmente, non intendono rispettarla. Per mettere fine a questa usanza, il comitato Treviso - Aria pulita chiede che una legislazione a livello nazionale o regionale possa fermare questa trovata definita di puro "marketing commerciale", a favore di comportamenti ecosostenibili, di lotta all'inquinamento e contro il riscaldamento globale.