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Cronaca

Lotta alla contraffazione, linea dura con un protocollo regionale

L'assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha incontrato i Prefetti veneti. Si agirà su imprese, produzione di qualità ed educazione

VENEZIA — Formazione alle imprese, vigilanza, informazione e tutela delle produzioni di qualità. Sono le quattro aree tematiche su cui la Regione intende intervenire per contrastare il commercio abusivo e la contraffazione attraverso il protocollo regionale “Per la lotta alla contraffazione e alla pericolosità dei prodotti, a tutela della concorrenza leale e della sicurezza e salute dei consumatori”. Un progetto che coinvolgerà i cittadini, dagli studenti agli adulti, le forze dell’ordine e le imprese. “La Regione si è assunta la responsabilità di combattere la contraffazione che sta creando tanti danni a imprese e lavoratori – spiega l’assessore regionale al lavoro, Elena Donazzan, che lunedì mattina ha incontrato a Palazzo Balbi, su delega del Governatore Luca Zaia, i Prefetti del Veneto -. Ora attenderemo le modifiche delle Prefetture alla bozza di protocollo che abbiamo loro sottoposto in modo da procedere prima possibile alla firma di un’intesa veramente operativa fra tutte le istituzioni e le associazioni di categorie venete per combattere con efficacia la piaga della contraffazione”.

La bozza del protocollo d’intesa regionale, predisposta da Unioncamere Veneto, è stata valutata nel corso degli ultimi mesi da enti ed associazioni coinvolti nella lotta all’abusivismo commerciale. “Il nostro obiettivo – continua Donazzan – è promuovere una collaborazione stabile. Sappiamo bene quanto la contraffazione minacci l’economia del Veneto. Dietro a questa vive un’industria dell’illegalità che, sfruttando il lavoro nero e l’immigrazione clandestina, alimenta la criminalità organizzata, il riciclaggio e l’evasione fiscale”. Al centro del protocollo ci sono la formazione e il supporto alle pmi e agli operatori della sicurezza, i controlli sul territorio, l’educazione e la comunicazione e la tutela dei prodotti di qualità. Nella fase attuativa il Protocollo prevede l’organizzazione di interventi mirati attraverso la costituzione di tavoli di coordinamento. All’incontro con i Prefetti seguirà la convocazione delle Procure. “Il prossimo passo sarà realizzare un protocollo sulla giustizia – annuncia Donazzan – in modo che le attività di contrasto e i relativi risultati contro la contraffazione non siano vanificati”.

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