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Cronaca Conegliano

Psicologo di base: il progetto viene esteso al reparto di medicina a Conegliano

Benazzi: “L’iniziativa permette di intervenire precocemente nelle situazioni di disagio segnalate dai medici di famiglia. Ottimi i risultati ottenuti nella sperimentazione di Cappella Maggiore

CONEGLIANO Psicologo di base a disposizione degli assistiti anche presso la medicina di gruppo integrata di Conegliano. Da questo mese l’innovativo progetto, avviato nel 2014 presso la medicina  di gruppo “Med 10” di Cappella Maggiore, sarà esteso anche al gruppo di medici di famiglia operativo presso il De Gironcoli. 

“Il Distretto Pieve di Soligo dell’Ulss 2 è una delle due realtà che, in ambito regionale, sta sperimentando la presenza dello psicologo di base accanto ai medici di medicina generale – ricorda il direttore generale, Francesco Benazzi -. Si tratta di un’iniziativa estremamente interessante, volta a intercettare e prendere in carico, direttamente presso le strutture in cui opera il medico di famiglia, le persone che presentano problematiche di disagio psichico in fase iniziale. Alla luce dei risultati, assolutamente positivi, della prima fase del  progetto, abbiamo deciso di prorogare la sperimentazione, ampliandola anche alla Medicina di Gruppo “De Gironcoli” di Conegliano”. Nella prima fase dell’iniziativa i medici di famiglia operanti a Cappella Maggiore hanno segnalato agli psicologi oltre 200 persone, che hanno ricevuto a vario titolo un intervento di consulenza.  “I risultati - spiega Nicola Michieletto, referente aziendale del progetto - hanno evidenziato il valore dell’esperienza in termini di efficacia clinica, prevenzione, riduzione degli  invii presso i servizi specialistici, gradimento da parte dei cittadini e soddisfazione da parte dei medici di medicina generale. Grazie a questa iniziativa  gli assistiti possono incontrare lo psicologo all'interno di un luogo neutro e non connotato psicopatologicamente. Non solo, la contiguità tra medico e psicologo rassicura il paziente che, per determinate problematiche, ha la sensazione di essere preso in carico in maniera globale, interdisciplinare e continuativa. Ultimo ma non meno importante, la “compresenza” medico di famiglia-psicologo permette di intercettare precocemente quelle situazioni che se non trattate potrebbero tradursi in problematiche più impegnative, sia per il paziente che per il sistema sanitario”. 

A Cappella Maggiore, presso lo studio in cui operano 13 medici di famiglia per un bacino di utenza di circa 16.000 utenti  l’esperienza è stata avviata il 1 ottobre 2014, con l’impiego di due psicologi, coordinati dal dott. Nicola Michieletto. Gli psicologi che operano a Cappella hanno finora preso in carico 202 pazienti, 133 dei quali donne e 69 uomini, di età compresa tra i 19 e i 67 anni. Le problematiche più frequenti tra quelle che hanno richiesto il supporto dello psicologo sono risultate: ansia e depressione (131), crisi familiari (42), problematiche lavorative 18, lutti (16).  Estremamente interessante la valutazione relativa a cosa avrebbe fatto il medico se non avesse avuto la possibilità di chiedere la consulenza dello psicologo di base: in 101 casi avrebbe prescritto farmaci, in 25 casi esami specialistici, in 26 avrebbe inviato l’assistito allo specialista ospedaliero, in 35 ai servizi territoriali e in 14 casi avrebbe rilasciato un certificato di malattia. L’intervento dello psicologo di base può essere rivolto al singolo, alla coppia, alla famiglia: gli interventi di supporto sono rapidi e gratuiti.

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