Il dipendente di una ditta trevigiana attiva nell'ambito della fornitura di energia elettrica, alla scadenza della sua collaborazione, invia l'ultimo giorno di lavoro una comunicazione in formato elettronico a un centinaio di contatti, tra clienti, partner e fornitori della società, indicando i suoi futuri recapiti presso un'altra ditta del medesimo settore.

Oltre al comportamento discutibile dal punto di vista della "concorrenza sleale", il collaboratore ha inserito gli indirizzi dei destinatari nel campo visibile a tutti gli utenti, senza l'opportuna attenzione di indicarli nel campo copia conoscenza nascosta (CCn) accessibile solo ad ogni singolo destinatario.

Una parente trentenne di uno dei clienti destinatari della mail, ha letto la mail e ha risposto a tutti i 100 contatti segnalando disservizi da parte della società che l'ex dipendente stava lasciando. L'azienda, facendo ricorso alla sua polizza di tutela legale stipulata con DAS, compagnia del Gruppo Generali specializzata nella tutela legale, ha chiesto e ottenuto un risarcimento per il danno d'immagine subito dall'ex collaboratore e dalla cliente che aveva espresso le sue lamentele a tutta la lista d'invio.

"Alle piccole imprese - spiega Marco Rossi direttore tecnico-commerciale di DAS Italia - capita di imbattersi nella vita lavorativa di ogni giorno in piccoli e grandi inconvenienti , ma il fatto di non poter confrontarsi immediatamente con un Legale per capire come comportarsi e quali sono i propri diritti in relazione alla normativa vigente, scoraggia dal far valere le proprie ragioni. Una polizza di tutela legale è la soluzione ideale per mettersi al riparo dagli inconvenienti che la gestione di un'azienda inevitabilmente riserva e dall'incognita di spese legali onerose e di tempi biblici di risoluzione delle controversie".