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Cronaca

Migliorano le condizioni dell'operaio ustionato dal collega di lavoro

Nelle prossime ore sarà fissata l'udienza di convalida del fermo di Florijan Gashi, il kossovaro 22enne accusato del tentato omicidio del connazionale Adriatik Krasniqi, 36 anni. Ancora mistero sui motivi dell'aggressione avvenuta a "La Morosina" di Quinto di Treviso

Sono stabili le condizioni di Adriatik Krasniqi, kossovaro di 36 anni, da lunedì mattina ricoverato presso il reparto grandi ustionati di Padova, in terapia intensiva. L'operaio dell'azienda agricola "La Morosina" di Quinto di Treviso, cosparso di benzina e dato alle fiamme dal collega di lavoro e connazionale Florijan Gashi, 22 anni, non sarebbe più in pericolo di vita. Il giovane, accusato di tentato omicidio, resta rinchiuso nel carcere di Santa Bona: ieri pomeriggio, presso la caserma di via Cornarotta a Treviso, ha incontrato il suo avvocato, Gaetano Giuliani. L'udienza di convalida del fermo è fissata per giovedì alle ore 9.

Intanto i titolari dell'azienda, più volte sollecitati dalla stampa a commentare il fatto, Gianluca Sartor (vicepresidente della Cia di Treviso) e Giulio Sartor (ex presidente di Mom e assessore a Quinto), hanno annunciato che non rilasceranno nessuna dichiarazione sul grave episodio di cronaca.

Giuseppe Facchin, presidente Cia - Agricoltori Italiani di Treviso, commenta la vicenda con queste parole: «Quello che è accaduto è un fatto molto grave per la violenza espressa. I motivi della lite sembrano futili e l’episodio poteva succedere in qualsiasi ambiente e circostanza, ma è capitato nel primo contatto tra i due operai nell’orario di inizio della giornata lavorativa. Le aziende agricole del nostro territorio portano avanti con impegno e dedizione il duro lavoro in stalla e nei campi e un episodio come questo è un vero e proprio shock per la tranquilla quotidianità aziendale. Per conto della famiglia Sartor voglio esprimere la massima vicinanza al signor Krasniqui e alla sua famiglia. Fortunatamente l’operaio è fuori pericolo e sta ricevendo tutte le cure del caso presso il centro Grandi Ustionati di Padova. Non è ancora chiaro l’elemento scatenante che ha portato al tragico epilogo e le forze dell’ordine stanno svolgendo tutte le indagini del caso per appurare lo svolgimento dei fatti. Il titolare dell’azienda ha prestato fin da subito il primo soccorso alla vittima dell’aggressione e successivamente ha dato massima collaborazione alle autorità per far luce sull’accaduto, nonostante quanto successo sia stato totalmente inaspettato e oltre ogni comprensione».

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