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Cronaca Carbonera

Sequestrato e picchiato a sangue con un’accetta a Carbonera

E' accaduto a Carbonera nella notte di venerdì. Una volante ha soccorso un ragazzo appena aggredito e bastonato da due 30enni in un'auto

È cominciato tutto con una telefonata sospetta arrivata alla polizia di Treviso, un ragazzo di 20 anni in stato di agitazione sosteneva che alcune persone lo volessero aggredire. Così lascia il suo nome e il suo indirizzo, poi improvvisamente riaggancia. All’arrivo della volante alla sua residenza, però, c’erano in casa solo i genitori, così sono partite le ricerche, che hanno condotto all’una di venerdì in una stradina laterale di Carbonera, dove appostata c’era un’automobile con a bordo tre persone.

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Lo spettacolo è stato agghiacciante. Il ragazzo che aveva chiamato la polizia era stato pestato a sangue con un’accetta rinvenuta nell’auto, oltre a un manganello stroboscopico estraibile, dei sassi e altro materiale simile. Il malcapitato è stato immediatamente soccorso dagli agenti, i due presunti aggressori, invece, sono stati arrestati.

Sotto choc, il ragazzo è stato accompagnato all’ospedale per le cure del caso, dopo calci e pugni al volto e alle gambe, manganellate e graffi, fortunatamente se l’è cavata con 15 giorni di prognosi. Il motivo dell’aggressione? Stando alle dichiarazioni della vittima, i due sarebbero stati lì per riscuotere un debito, probabilmente si tratta di un regolamento di conti. Il giovane sarebbe debitore nei loro confronti di qualche migliaio di euro. Ma le motivazioni sono ancora al vaglio degli inquirenti.

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I due aggressori dovranno rispondere di sequestro di persona, avendo caricato la vittima in auto, e di lesioni aggravate, ma per il momento non starebbero collaborando

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