Rapina lampo dalla parrucchiera, in manette i tre responsabili
Due uomini e una donna sono stati arrestati subito dopo il colpo messo a segno sabato pomeriggio in un salone a Quinto di Treviso
QUINTO DI TREVISO - Hanno assaltato il salone, sono fuggiti con l'incasso ma meno di un'ora dopo si sono ritrovati faccia a faccia con i carabinieri. Tre giovani, di cui un ragazzo e una ragazza trevigiani e un veneziano, sono finiti in manette in seguito al colpo messo a segno sabato pomeriggio all'esercizio "Motivi" di Quinto di Treviso.
LA RAPINA I due uomini, intorno alle 17, con il volto coperto dal passamontagna e armati di due pistole (finte), hanno fatto irruzione nel salone minacciando i clienti e la titolare, facendosi consegnare circa 400 euro di incasso. Pochi istanti più tardi sono fuggiti per le vie circostanti e hanno raggiunto un'auto scura a bordo della quale li attendeva la ragazza. Subito sul posto si sono precipitati i carabinieri che, dopo aver raccolto le testimonianze di chi aveva assistito alla rapina, si sono messi sulle tracce dei malviventi.
GLI ARRESTI Circa mezz'ora dopo il fatto i carabinieri del nucleo radiomobile insieme ai militari della stazione di Zero Branco sono riusciti a individuare il veicolo a circa 300 metri di distanza dal salone. Una Polo appartenente alla ragazza parcheggiata proprio di fronte alla sua abitazione. Da un semplice controllo si è passati alla perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire in garage, all'interno di una valigia, gli abiti indossati dai banditi durante la rapina, riconosciuti grazie ai loghi dei marchi, insieme a passamontagna e pistole. I tre, un 33enne veneziano pregiudicato per droga, un 29enne residente a Quinto, operaio pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e stupefacenti e la donna, una 26enne trevigiana residente a Quinto, disoccupata e incensurata, sono finiti in manette.
Secondo gli accertamenti fatti dai carabinieri, tutti e tre avrebbero avuto diversi problemi con la droga anche in passato. Il 29enne e la 26enne sarebbero fidanzati e vivrebbero sotto lo stesso tetto. Gli uomini sono stati tradotti al carcere di Santa Bona. La giovane, che durante la rapina faceva da autista, è finita invece alla Giudecca. I militari hanno recuperato solamente una parte della refurtiva, circa 125 euro. Le indagini proseguiranno per cercare di individuare dove sia nascosta la restante parte del bottino.