Morto annegato alla Cascata di Fanes: il corpo riaffiora dalle acque una settimana dopo
Il 38enne romano Alfonso Maria Lostia era caduto in acqua lo scorso 14 agosto mentre era in escursione con la moglie. A rendere difficoltose le ricerche era stata la forte corrente
Dopo una settimana di ricerche giorno e notte, da parte del soccorso alpino e dei vigili del fuoco, venerdì mattina è finalmente stato ritrovato il corpo, ormai senza vita, del 38enne romano Alfonso Maria Lostia. L'uomo, infatti, lo scorso 14 agosto era improvvisamente scivolato da un sentiero della Cascata di Fanes a Cortina (BL) mentre cercava di fotografare il panorama. A causare la caduta forse una disattenzione fatale o la pioggia che in quel momento imperversava in zona e che potrebbe averlo fatto scivolare nella pozza d'acqua gelida della cascata.
La prima a chiamare i soccorsi era stata la moglie, presente con lui al momento del drammatico incidente. I soccorsi, tempestivamente arrivati sul posto, per ben sette giorni non sono riusciti a recuperare il corpo dell'uomo, ormai annegato, a causa della fortissima corrente presente in zona, tanto che nelle ultime ore si stava valutando di deviare a monte il corso del torrente. Venerdì verso le ore 8, però, è arrivata la svolta quando la salma del 38enne è riemersa dal fondo del catino della cascata, probabilmente riportata in superficie da uno dei gorghi della corrente. Subito recuperata dal soccorso alpino della guardia di finanza, è stata poi affidata alle forze dell'ordine per permettere il riconoscimento da parte della famiglia, così da poter poi fissare la data delle esequie.