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Cronaca

Task Force della Regione contro la cimice asiatica. Ecco come sarà combattuta!

Lo studio di monitoraggio su insediamento e comportamenti del temuto insetto affidato dalla Regione Veneto al Dipartimento di agronomia dell’Università di Padova

TREVISO Al momento non esistono interventi definitivi per contrastare la cimice asiatica, vorace insetto originario dell’Estremo oriente, rapidamente diffusosi in Europa a partire dal 2012 e che aggredisce frutteti e seminativi. La misura più efficace per limitare i danni e ridurre l’uso di insetticidi chimici risulta essere il posizionamento di reti antigrandine e reti antinsetto, in modo da chiudere i bordi degli appezzamenti. Lo studio di monitoraggio su insediamento e comportamenti del temuto insetto (Halymorpha halys) affidato dalla Regione Veneto al Dipartimento di agronomia dell’Università di Padova ha prodotto per ora questa prima evidenza: le cimici asiatiche infestano e danneggiano soprattutto i margini degli appezzamenti. Ma ulteriori strategie sperimentali sono già allo studio. Se ne parla oggi a Cittadella, a villa Rina, al convegno su “Cimice asiatica: aggiornamento su biologia, diffusione e tecniche di difesa in Veneto”, promosso dall’assessorato all’Agricoltura del Veneto, in collaborazione con il Comune di Cittadella e l’università di Padova.

“Il lavoro dei ricercatori dell’università di Padova e dei servizi fitosanitari della Regione Veneto ha consentito di mappare la presenza di questo insetto nel nostro territorio, di osservarne l’evoluzione e di indicare possibili strategie di contenimento– dichiara l’assessore al’agricoltura Giuseppe Pan – Perciò, dopo aver finanziato il monitoraggio, ora la Giunta regionale è pronta a finanziare il progetto di ricerca sperimentale, che consentirà di mettere a punto strumenti e strategie di contenimento e/o di disinfestazione”.

Il progetto di ricerca, del valore di 62.750 euro, prevede tre strategie: a) lo studio delle preferenze della cimice di fronte alle diverse varietà colturali; b) l’individuazione dei migliori antagonisti naturali, puntando ad allevare i parassitoidi più efficaci; c) test su prodotti di origine naturale in grado di esercitare un effetto repellente nei confronti della cimice asiatica.

“Nel frattempo la Regione continua a sostenere i produttori ortofrutticoli ammettendo ai contributi dei bandi Psr anche gli investimenti finalizzati alla difesa attiva, come l’acquisto e la collocazione di reti antinsetto – sottolinea l'assessore regionale all'agricoltura Giuseppe Pan – considerati interventi utili per migliorare le prestazioni e la competitività dell’impresa agricola. Gli acquisti di reti antinsetto e la loro collocazione sono ammessi a contributo con una aliquota variabile dal 40 al 60% della spesa, a seconda dei soggetti e delle zone interessate. Analoga attenzione verrà riservata a questi investimenti anche nel bando di prossima adozione da parte della Giunta regionale, programmato per dicembre.  Ma è solo investendo in ricerca e sperimentazione che sarà possibile individuare, con la collaborazione degli stessi produttori, la via migliore per contrastare la diffusione delle aree coltivate di questa specie infestante”

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