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Cronaca

A Treviso 160mila euro per il reinserimento lavorativo dei più deboli

La Regione ha approvato un provvedimento che prevede finanziamenti per un milione e mezzo di euro di progetti nei Comuni capoluogo

VENEZIA “La crisi economica è grave e la Regione punta alla solidarietà e alla coesione sociale, potenziando per quanto possibile gli interventi di sostegno al reddito per le persone più deboli. Finanziamo quindi con un milione e mezzo di euro i progetti di lotta alla marginalità dei Comuni capoluogo”. Sono le parole dell’assessore ai servizi sociali Davide Bendinelli che annuncia l’approvazione da parte della giunta regionale di un provvedimento finalizzato al recupero e al reinserimento sociale e/o lavorativo delle persone socialmente più deboli, come previsto dal Fondo regionale per le politiche sociali, dallo specifico  bando regionale del 2012 e dalla deliberazione del 2013 che, innanzitutto, pongono come obiettivo un’area vasta e la creazione di un sistema di rete tra i diversi attori dei servizi sociali a partire dal volontariato e dal non profit. 

“Il provvedimento– precisa Bendinelli – ha preso ad esempio la positiva esperienza fatta dal Comune di Rovigo che già dal 2004 aveva sperimentato con concrete  ricadute un progetto sul ‘reddito di ultima istanza’. I destinatari dell’atto regionale sono quelle persone, purtroppo in aumento anche nel nostro territorio anche per gli effetti perversi della crisi economica perdurante, che difficilmente possono trovare collocazione nel mercato del lavoro per patologie, o scarsa formazione, o perché sono ultra55enni disoccupati da lungo tempo. In questi casi, solo avvedute politiche di sostegno del reddito, come quella che attuiamo con questo provvedimento, o di sostegno della formazione o di recupero delle capacità residue possono giocare una chance nell’evitarne il progressivo decadimento e l’irrecuperabilità a danno di tutto il sistema sociale e dei servizi”.

Al Comune di Belluno è stato assegnato un finanziamento di  euro 113.361, a Padova 274.513, a Rovigo 126.895, a Treviso 157.396, a Venezia 323.335, a Vicenza 186.657, a Verona 317.841. Bendinelli aggiunge che “il supporto economico non è fine a se stesso ma punta a rimettere in gioco queste persone con attività di tutoraggio e di accompagnamento, facilitandone il contatto non episodico con servizi sociali indispensabili – sert, servizio alcologico, salute mentale – o con organizzazioni di volontariato e non profit”.  Il contributo regionale assegnato ai programmi di intervento dei Comuni capoluogo è composto da una quota fissa pari a 80 mila euro più una quota proporzionale al numero di residenti in ciascun Comune capoluogo, secondo i dati Istat del gennaio 2014. 

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