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Riapre l'aeroporto Canova con un nuovo look e misure anti-terrorismo

Dopo sei mesi di chiusura riapre l'aeroporto "Antonio Canova". Completamente ristrutturata e potenziata la pista e applicate le misure anti-terrorismo

Dopo sei mesi di chiusura lunedì mattina il volo Bari-Treviso di Ryan Air inaugurerà la nuova pista dell'aeroporto "Antonio Canova", accessoriato di luci led e pannelli fotovoltaici.

Un lavoro di potenziamento e sviluppo costato diciassette milioni di euro e un mare di polemiche. A dare il consenso all'apertura è stato il Comitato sicurezza aeroportuale, presieduto dal direttore Enac Valerio Bonato, che mercoledì mattina ha esaminato la documentazione di agibilità dello scalo.
La pista di atterraggio è stata completamente ristrutturata, realizzando un sottofondo di settanta centimetri, ricostruendo le canalette per l'acqua, rinnovando tutta la segnaletica a terra, installando nuovi dispositivi luminosi e costruendo il nuovo raccordo B, a quarantacinque gradi rispetto alla direzione della pista.

Per la struttura, passata di proprietà dall'aeronautica all'Enac, è scattata anche la deforestazione. In Piano Nazionale di Sicurezza anti-terrorismo, infatti, prevede che l'intero perimetro del recinto degli scali aerei sia perfettamente visibile, così da poter individuare in tempo reale manomissioni della rete o tentativi di intrusione. La norma è in vigore da tempo, ma per il "Canova" rappresenta una novità. Via tutti gli alberi a cinque metri dal recinto, dunque, sia quelli dei giardini privati che quelli del Parco del Sile. Il primo passo, già completato, è stato quello di far abbassare le cime degli alberi troppo alti in linea con la pista, per garantire la sicurezza nelle fasi di decollo atterraggio. Ora tocca a una ventina di giradini privati e a circa cinquecento metri quadrati del Parco del Sile.

In attesa della riapertura, intanto, mercoledì si sono tenute le prove di collaudo della pista e dei radar e da lunedì si potrà atterrare e decollare da Treviso anche con la nebbia, senza più dover dirottare i voli verso il "Marco Polo" di Venezia. Lo scalo è stato chiuso per sei mesi, non solo a causa della ristrutturazione, ma anche per il braccio di ferro tra AerTre, società che gestisce l'aeroporto a nome della veneziana Save, e il comitato che ha chiesto al Tar di Venezia di bloccare i lavori per prevenire l'aumento fuori legge dei voli.

In attesa che il Tar si esprima in merito, i lavori sono stati ultimati e il "Canova" riapre i battenti. Il comitato esulta ugualmente, perché il Ministero dell'Ambiente ha deciso che allo scalo di Treviso i voli non dovranno aumetare. La Save, però, ha già annunciato che il prossimo passo sarà quello di chiedere all'Enac di incrementare il traffico aereo, visto che ora è disponibile una potente pista nuova di zecca.

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