Finti investimenti per 4 milioni, la Procura contesta la truffa
Roberto Battagello, 60enne ex funzionario della filiale di Riese Pio X di Veneto Banca, si sarebbe intascato il denaro affidatogli da imprenditori e ricchi pensionati della castellana, del montebellunese e dell'asolano. Chiuse le indagini il pubblica ministero Giulio Caprarola si appresta a chiedere il rinvio a giudizio
Dopo oltre un anno da quando emerse il caso per Roberto Battagello, il 60enne ex funzionario di Veneto Banca e BancaIntesa che si sarebbe intascato dai 4 ai 7 milioni di euro, denaro in contanti affidatogli da imprenditori e ricchi pensionati della castellana, del montebellunese e dell'asolano e finiti in investimenti che però erano a nome suo, arriva il conto della giustizia. Il sostituto procuratore Giulio Caprarola ha infatti chiuso le indagini, un fascicolo che era stato aperto per truffa, e si prepara a chiedere il rinvio a giudizio del bancario, che lavorava nella filiale di Riese Pio X della ex popolare e poi, poco prima di andare in pensione, presso gli uffici di Mestre di Intesa.
La truffa sarebbe iniziata addirittura all'inizio degli anni '90. Quello è il periodo in cui il 60enne assume un ruolo di primo piano nella filiale di Veneto Banca di Riese Pio X e offre a tutti soluzioni di investimento che appaiono ottimali. I soldi, tutti "cash", non avrebbero però mai preso la strada degli investimenti ma finivano in conti deposito e titoli intestati all'uomo mentre falsi sarebbero stati i documenti contabili. Quando già a a metà egli anni '90 qualcuno chiede di smobilizzare, lui avrebbe utilizzato i fondi che gli erano stati affidati da nuova clientela per saldare il conto con la vecchia.