Finti investimenti milionari, è arrivato il giudizio immediato per ex bancario
Il 9 ottobre del 2023, a tre anni da quando esplose il caso, Roberto Battagello, ex funzionario di Veneto Banca e BancaIntesa che si sarebbe intascato dai 4 ai 7 milioni di euro, sarà chiamato a rispondere del reato di truffa
Tre anni dopo da quando emerse il clamoroso caso di Roberto Battagello, il 60enne ex funzionario di Veneto Banca e BancaIntesa che si sarebbe intascato dai 4 ai 7 milioni di euro, denaro in contanti affidatogli da imprenditori e ricchi pensionati della castellana, del montebellunese e dell'asolano attraverso finti investimenti, si celebrerà la prima udienza (in monocratico) del processo per truffa, per cui è stato emesso il decreto di giudizio immediato. La data è il 9 ottobre del 2023.
Battagello era un dipendente della filiale di Riese Pio X della ex popolare e poi, poco prima di andare in pensione, presso gli uffici di Mestre di Intesa. La truffa sarebbe iniziata addirittura all'inizio degli anni '90, quando il 60enne assume un ruolo di primo piano nella filiale di Veneto Banca di Riese Pio X e offre a tutti soluzioni di investimento che appaiono ottimali. I soldi, ovviamente pagati "cash", che però non avrebbero mai preso la strada degli investimenti ma finivano in conti deposito e titoli intestati all'uomo, che avrebbe falsificato i documenti contabili che dava ai clienti. Quando già a a metà degli anni '90 qualcuno chiede di smobilizzare, lui avrebbe utilizzato i fondi che gli erano stati affidati da nuova clientela per saldare il conto con la vecchia.
Battagello era stato denunciato anche da Intesa proprio per aver utilizzato e camuffato i loghi della banca. Nei suoi confronti (nei due procedimenti è difeso dall'avvocato Luca Dorella) la Procura di Treviso aveva chiesto l'archiviazione per questo specifico reato in quanto le "copie" della carta intestata sarebbe stata fatta in maniera grossolana e facilmente riconoscibili. Ma i vertici di Intesa hanno dato mandato ai loro avvocati di opporsi. Nelle prossime settimane quindi sarà fissata l'udienza in cui il bancario saprà se dovrà o meno rispondere anche di falso e contraffazione.