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Cronaca Paese

Tonnellate di rifiuti abbandonati nelle campagne di Paese: «Inammissibile»

Discarica abusiva in un'area abbandonata di Paese: 200 metri cubi di rifiuti artigianali, materiale plastico e ferroso sono stati sparsi per una cinquantina di metri in mezzo al verde. Ma il ritrovamento risale ai primi di dicembre. Già individuata la ditta: è una società di calcestruzzi di Ponzano, che aveva però subito il furto dei cassonetti

Almeno 180 metri cubi di rifiuti, circa 100 tonnellate di materiali plastici e ferrosi, scarti di lavorazioni industriali e artigianali, depositati in circa 5 o 6 distinti viaggi illegali, sono stati ritrovati in queste ore nelle campagne di Paese.

Un residente della zona ha segnalato al consigliere regionale Andrea Zanoni (Partito Democratico), la presenza della discarica abusiva e il politico trevigiano si è recato subito sul posto: «Non è certo un bell’inizio di anno - esordisce Zanoni in un video pubblicato sui suoi canali social -. Ho segnalato subito l'accaduto ai carabinieri forestali per gli adempimenti del caso e al sindaco di Paese, Katia Uberti. Mi auguro che gli inquirenti, tramite i tanti indizi di riferimenti riscontrabili tra i rifiuti abbandonati, riescano ad individuare i responsabili di un gesto così scellerato e incivile per mandarli sotto processo e ottenere una condanna esemplare. Siamo di fronte - conclude Zanoni - ad un episodio gravissimo per il danno ambientale causato, un episodio che sa pure di beffa dato che ci troviamo nella provincia più riciclona d’Italia, dove da decenni la stragrande maggioranza di cittadini esegue la differenziata dei rifiuti in maniera diligente, responsabile e da record».

Ma in realtà il ritrovamento risale a primi giorni della scorso mese di dicembre. A farlo era stato il curatore della ex Simmel, impegnato con il comune di Paese nella risoluzione del debito di parecchi milioni di euro che la vecchia proprietà ha con l'amministrazione comunale e relativo al pagamento delle imposta sui fabbricati.

I carabinieri, subito allertati, hanno impiegato poche ore per identificare l'azienda da cui provengono i rifiuti, avendo trovato all'interno dei cumuli di spazzatura documenti, nomi dei clienti e posta ordinaria: si tratta di una ditta di calcestruzzi con sede a Ponzano Veneto che però, a sua volta, aveva denunciato nei giorni precedenti la sottrazione di tutti i propri cassonetti. La  banda, che si ipotizza essere dell'Est Europa, era certamente interessata ai singoli cassonetti.

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