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Cronaca

Parte in Veneto la campagna di prevenzione anti-sballo “Riprendiamoci il divertimento”

La campagna è stata pensata in collaborazione con i gestori delle discoteche e prevede cinque serate in altrettante regioni d'Italia

TREVISO Divertirsi si può, senza mettere a rischio la propria salute e la vita degli altri, è questo il messaggio che la Regione Veneto intende lanciare ai giovani, sponsorizzando la campagna di prevenzione ed educazione “Riprendiamoci il divertimento” creata dall’associazione dei Giovani Professionisti italiani e finanziata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri.

“Obiettivo di questa iniziativa, che la Regione Veneto ha patrocinato di buon grado – dichiara l’assessore regionale al sociale Manuela Lanzarin, che ha la delega anche alle politiche giovanili – è puntare sugli stili di vita e rendere i giovani protagonisti consapevoli delle scelte di comportamento. L’equazione divertimento=sballo è un falso convincimento, dettato più da mode e conformismi che dalla ricerca di un autentico star bene con gli altri”.

La campagna è stata pensata in collaborazione con i gestori delle discoteche e prevede cinque serate in altrettante regioni d’Italia, il primo appuntamento si terrà sabato 27 febbraio a Santa Giustina in Colle, per proseguire poi a Roma, Torino, Milano e Maglie,  proponendo ai giovani frequentatori dei locali della notte esperienze di divertimento "sano", che esclude i rischi connessi alla guida in stato di ebbrezza.

Testimonial del concetto che un altro modo di divertirsi è possibile sarà la iena Dino Giarrusso, al quale è affidato il compito di smitizzare il modello “più bevo più mi diverto’. Messaggio veicolato attraverso uno spot video, i Dj e i vocalist della serata e un percorso esperienziale, proposto come un gioco, che farà indossare speciali occhiali che faranno simulare gli effetti dello stato di alterazione dopo un bicchiere di troppo.

Grazie alla collaborazione del Centro HE.R.A. (HEalth human caRe and social intercultural Assestmentes) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore gli animatori delle serate cercheranno di lavorare sull’autoconsapevolezza dei partecipanti per renderli coscienti dei rischi legati alla guida in stato di alterazione psico-fisica e far percepire quanto questi comportamenti siano correlati ad una condizione di felicità/infelicità. Al termine della serata è previsto uno spazio di decompressione, con buffet e momenti di dialogo animati dalle hostess che somministreranno alcoltest e alcune domande per stimolare la riflessione.

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