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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Conegliano: la notte di Halloween finisce con una maxi-rissa

Un gruppo di ragazzi nordafricani ha accerchiato un pullman di ragazzi bellunesi arrivati nella Marca trevigiana per la notte di Halloween

CONEGLIANO Un litigio d'amore sembra essere il movente alla base di una violenta aggressione scoppiata a Conegliano nella notte tra sabato e domenica. La lite, sfociata poi in una piccola rissa tra due gruppi contrapposti, è nata alla fine della festa di Halloween organizzata presso le piscine comunali della città.

Secondo infatti le testimonianze raccolte durante la serata dai carabinieri, un gruppo di circa cinquanta ragazzi bellunesi provenienti dalla zona del Feltrino aveva noleggiato una corriera per viaggiare in sicurezza, raggiungendo il locale e trascorrendo una serata all'insegna del divertimento. Durante la festa in maschera però qualcosa dev'essere andato storto e, quando i giovani bellunesi sono saliti sul pullman per fare rientro a casa, sono stati raggiunti e accerchiati da un gruppo di venti ragazzi di origini nordafricane. Il gruppo ha bloccato il mezzo sulla strada, sequestrando le chiavi all'autista e dando inizio a una maxi rissa tra i due gruppi. Sono volati calci, sputi, pugni e il lancio di un tombino ha colpito una ragazza, che è finita all'ospedale per poi essere dimessa comunque poco dopo, non prima di aver sporto però querela per ingiurie. Il tombino ha colpito anche il bus della ditta Monego di Santa Gistina che ha riportato ingenti danni.

Solo l'intervento dei carabinieri di Conegliano e Codognè ha potuto riportare la situazione alla normalità. Gli uomini delle forze dell'ordine hanno identificato e fermato alcuni aggressori, portandoli in centrale per i controlli del caso. Molto amareggiato l'autista e soprattutto il titolare della ditta di autoservizi privata che aveva messo a disposizione il mezzo per portare i giovani dal Feltrino a Conegliano. Un brutto episodio di violenza e maleducazione che ha rovinato quella che sarebbe potuta essere una tranquilla serata di festa.

AGGIORNAMENTO A finire in caserma, con l'accusa di furto aggravato in concorso, sono stati due giovani di origine marocchina già conosciuti alle forze dell'ordine per ingiurie e furtarelli (uno di loro aveva in passato assalito un conducente della MOM). I due, di 18 e 22 anni, sarebbero stati tutto il tempo in testa al gruppetto che poi ha assaltato il bus. La motivazione, secondo le prime ricostruzioni, parla di una volontarietà di causare parapiglia tra i partecipanti alla festa al fine di compiere una rapina, poi sfociata in un semplice furto di portafogli, borselli, telefonini, navigatori satellitari e chiavi di casa di diverse persone, tutto materiale poi sequestrato dai militari e riconsegnato prontamente ai legittimi proprietari. "Un elogio al merito va comunque agli organizzatori della manifestazione in quanto, facendo con il loro corpo scudo davanti al bus in questione, hanno evitato che il gruppo di facinorosi marocchini salisse a bordo facendo degenerare la situazione" ha dichiarato il Tenente Volpini.

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