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Cronaca San Zeno / Piazzale Duca D'Aosta

Rissa tra ragazzine in treno, macchinista fa marcia indietro e le lascia in stazione

Ennesimo episodio di violenza tra giovani sul regionale da Treviso a Oderzo. Due adolescenti si sono prese a schiaffi davanti a tutti i passeggeri. Necessario l'intervento della Polfer

Il treno era partito da pochi secondi lasciando la stazione di Treviso quando due giovani passeggere hanno iniziato a litigare tra loro venendo subito alle mani: sberle, urla e graffi davanti agli occhi increduli dei passeggeri del regionale diretto a Oderzo.

Come riportato da "Il Gazzettino di Treviso", l'ennesimo episodio di violenza tra giovanissimi risale a due sabati fa, 4 marzo. Dopo le violenze sugli autobus della Mom, il problema ha raggiunto anche i mezzi di Trenitalia, creando nuovi disagi per i viaggiatori che hanno assistito increduli all'accaduto. Sentendo le urla delle due giovani il capotreno ha provato a mettere fine alla rissa ma le due ragazzine non hanno voluto sentir ragioni, filmate con i cellulari da un gruppo di loro coetanei che, invece di dividerle e farle smettere, le incitavano a continuare. A quel punto, in accordo con il macchinista, il treno si è fermato e ha iniziato a fare marcia indietro, tornando in stazione a Treviso dove è stato richiesto l'intervento della Polfer, facendo accumulare un importante ritardo alla corsa. Fatte scendere dal treno, le due ragazzine sono state identificate dagli agenti in servizio. Avevano un graffio in faccia e un'unghia rotta. Non è stato necessario l'intervento del Suem 118 ma i genitori sono stati informati dell'accaduto. Sapevano che le figlie, italiane di seconda generazione, erano andate a Treviso ma non si aspettavano di certo che fossero le protagonista di una violenta rissa in treno. Entrambe avevano il biglietto quindi non sono state multate e hanno potuto fare ritorno a casa con la corsa successiva. Nello stesso sabato di inizio marzo, sempre a Treviso, altre due giovanissime si erano prese a pugni davanti alla sede della Canottieri Sile, mentre Via Manin era stata invasa da decine di giovani diretti al Duomo al grido di: "Rissa, rissa, rissa". Se gli episodi di violenza continueranno molti esercenti del centro storico si sono già detti pronti a chiudere le loro attività per non incorrere nel rischio di vedere i loro negozi e locali danneggiati da giovani vandali fuori controllo. 

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