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Cronaca Centro

Risse in città, il sindaco: «Pronti a chiedere i danni alle famiglie»

Il Comune pronto a costituirsi parte civile. Mario Conte avverte giovani e genitori: «Chi combina qualcosa, prima o poi, viene individuato». Soddisfazione per i controlli avvenuti nel weekend

«Chi scambia Treviso per un ring e crede di poter fare quello che vuole si deve preparare a subirne le conseguenze. Sia chiaro: chi combina qualcosa, prima o poi, viene individuato».

Il sindaco di Treviso, Mario Conte, torna con queste parole sul fenomeno delle risse tra giovani in centro storico. La grande collaborazione tra forze dell'ordine ha permesso di identificare 130 ragazzi nell'ultima settimana, evitando sul nascere possibili assembramenti e nuove risse come quella avvenuta in pieno centro sabato 18 settembre. «Tutto ha funzionato alla perfezione - conclude il primo cittadino - e la città era sicurissima. Di certo, però, non voglio più sentir parlare di appuntamenti social per i duelli rusticani tra ragazzini. Il Comune è pronto a pronto a costituirsi parte civile e a chiedere i danni ai genitori dei bulli che, con i loro comportamenti, non procurano danni solo a loro stessi e ai coetanei ma all'intera città».

E un appello ai genitori è arrivato anche dal Questore di Treviso, Vito Montaruli.

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