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Cronaca San Zeno / Via San Zeno, 41

Ristrutturazione della Don Milani e mafia: l'impresa edile danneggiata chiede 1,5 milioni al Comune

Lo scorso anno l'atteso cantiere era stato bloccato, quando era ormai al 35%, a causa di una interdittiva antimafia emessa dal Prefetto nei confronti della consorziata Lm-Group

E' di oltre 1,5 milioni di euro la richiesta dell'impresa edile Giudice Costruzioni nei confronti del Comune di Treviso. Come difatti riporta "il Gazzettino", la società ha sostanzialmente chiesto a Ca' Sugana il pagamento dei lavori eseguiti lo scorso anno alla scuola Don Milani di San Zeno poi travolta dallo scandalo "mafia". Raggiunto il 35% del cantiere di ristrutturazione, infatti, in Prefettura erano arrivate delle segnalazioni che indicavano la consorziata Lm-Group come molto vicina agli ambienti mafiosi, tanto che l'allora Prefetto Laganà decise di emettere immediatamente una interdittiva antimafia per bloccare i lavori. A quel punto a rimetterci era stata anche la Giudice Costruzioni che si era vista togliere dalle mani il cantiere, per il rifacimento della zona mensa e della palestra, a causa della consorziata finita nel mirino delle forze dell'ordine. Una decisione, quella di Prefetto e Comune, che l'avrebbe quindi danneggiata tanto da far intervenire i propri legali per difendere la propria posizione estranea ai fatti attinenti la Lm-Group. Dal canto suo, però, il Comune è convinto di aver applicato la legge e, pur capendo l'innocenza della Giudice Costruzioni, ha ritenuto di difendersi in giudizio dalla sua richiesta di oltre 1,5 milioni di euro visto che l'appalto era di circa 950mila euro e che il valore del lavoro svolto e poi bloccato secondo i periti non supererebbe i 300mila euro.

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