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Cronaca

Partono i lavori al museo Bailo, il contributo europeo ora è salvo

Manildo: "Diamo seguito alla sentenza del Tar affinché possano iniziare al più presto i lavori di ristrutturazione. Restituiamolo alla città"

"Diamo seguito alla sentenza del Tar affinché possano iniziare al più presto i lavori di ristrutturazione del Museo Bailo. Questa è la vera priorità per Treviso e per i suoi cittadini”. Commenta così il Sindaco di Treviso Giovanni Manildo la decisone dell’amministrazione comunale di dare seguito alla sentenza del tribunale regionale che stabilisce la revoca dei lavori alla società per azioni LI.TA costruzioni S.p.a, aggiudicandoli invece alla ditta Due P Srl.

“Si tratta di una scelta di buon senso che tiene conto del vero obiettivo con il quale il Comune aveva deciso di indire un bando di gara: ovvero la ristrutturazione di uno dei musei più importanti della nostra città. Assegnare immediatamente l’esecuzione dei lavori alla Due P è l’unico modo che abbiamo per non rinunciare a quei 2milioni e 700mila euro che la Ue, lo Stato e la Regione avevano destinato per questi interventi”, sottolinea il Sindaco.

La scelta dell’amministrazione comunale tiene contro anche dell’eventualità che la LI.TA S.p.a possa ricorrere in appello, chiedendo così l’intervento del Consiglio di Stato che in questi casi è chiamato ad esprimersi nel giro di tre o quattro mesi di tempo. Nel contratto stipulato con la Due P il Comune ha infatti inserito una clausula risolutiva in base della quale, se l’organo di appello dovesse esprimersi diversamente, il Comune salderà i lavori eseguiti fino a quel momento alla Due P e affiderà nuovamente i lavori alla prima impresa. “Il compito dell’amministrazione in questa vicenda era di creare le condizioni affinché i lavori potessero essere avviati al più presto grazie anche ai contributi europei che, fino ad oggi, troppo spesso ci siamo lasciati sfuggire”, chiude il sindaco.

 

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