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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Valdobbiadene

I risultati degli esami delle urine su abitanti della zona del Prosecco

L'Ulss 7 ha reso noti gli esiti del biomonitoraggio. La ricerca è stata effettuata su un campione della popolazione di otto comuni dell'area

Si è conclusa la complessa elaborazione epidemiologico-statistica dei dati del biomonitoraggio su livelli e fattori predittivi di esposizione ai ditiocarbammati negli abitanti delle zone viticole dell’Azienda Ulss 7, effettuato su un campione di popolazione residente in otto Comuni dell’area del prosecco DOCG.

Sono stati esaminati i livelli urinari di etilentiourea (ETU), indicatore dell’assorbimento dei ditiocarbammati, fungicidi sintetici comunemente usati nella coltivazione della vite, in quasi 400 soggetti, 260 dei quali adulti e 126 bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni. Lo studio, in sintesi, ha evidenziato che:

-         In oltre metà (circa 53%) dei soggetti esaminati il valore di ETU era così basso da non essere laboratoristicamente rilevabile

-         Nei restanti soggetti i livelli di ETU rilevati erano complessivamente sovrapponibili a quelli evidenziati, da studi effettuati in passato, su soggetti residenti in alcune grandi città italiane (nelle quali non ci sono, ovviamente, vigneti vicini alle abitazioni). In linea con le percentuali della popolazione generale anche il numero di soggetti (21 tra adulti e bambini, circa il 5% del campione) che presenta valori di ETU superiori ai 5 microgrammi/litro considerato valore superiore di riferimento   

-         Non sono emerse rilevanti differenze, nei livelli di ETU, nè in rapporto al Comune di residenza né, per i bambini, alla frequenza di asili situati in Comuni con maggior densità di vigneti

-         Sono emerse correlazioni statisticamente significative tra i valori di ETU e il trattamento con prodotti fitosanitari del proprio orto, l’assunzione di farmaci e il consumo di vino (probabile esito, in questi ultimi due casi, di complessi fenomeni metabolici e non della presenza di ditiocarbammati nei farmaci e nel vino)

-         I soggetti che vivono in abitazioni collocate a ridosso di vigneti di grandi dimensioni presentano livelli di ETU leggermente superiori a quelli mediamente rilevati

"I risultati dello studio, che attesta livelli di assorbimento dei residenti nell’area del prosecco DOCG sovrapponibili a quelli registrati, in passato, nella popolazione generale - commenta il Direttore del Dipartimento di Prevenzione, Sandro Cinquetti - rappresentano un ulteriore elemento di concretezza nel dibattito relativo ai possibili effetti sulla salute dei fitofarmaci usati nella viticoltura. Elemento di concretezza che va ad aggiungersi ai dati relativi a incidenza e mortalità per tumori nell’Ulss 7, recentemente pubblicati dal Servizio Epidemiologico Regionale, che attestano valori in linea, talora inferiori, rispetto al resto del Veneto. E’ comunque opportuno ribadire - aggiunge Cinquetti - la necessità di porre le opportune cautele nei trattamenti dei vigneti, in particolare di quelli molto vicini alle abitazioni e ai siti sensibili”.

"Con questo studio l’Ulss 7 - sottolinea il Direttore Generale, Gian Antonio Dei Tos - conferma il suo impegno sui grandi temi della prevenzione. Importantissima è stata la partnership istituzionale tra tutti i soggetti quotidianamente chiamati a gestire il delicato equilibrio tra tutela della salute e fattori produttivi. Ci accingiamo, a tal proposito, ad esprimere parere favorevole al recente aggiornamento del regolamento intercomunale di polizia rurale predisposto dai Sindaci dei Comuni dell’area del prosecco DOCG, dedicato ai prodotti fitosanitari, aggiornamento che orienta verso la progressiva dismissione dei prodotti classificati come maggiormente nocivi, tra cui i ditiocarbammati, oggetto dello studio dell’Ulss 7”.

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