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Cronaca

Giornata ecologica a Treviso, solo il 5 per cento dei cittadini in auto

Franchin e Grigoletto: “Per l’ambiente un impegno lungo un anno e si può fare meglio, intervenendo sui riscaldamenti. Incentivi da potenziare"

TREVISO “Grazie a tutti i trevigiani che nel rispetto dell’ordinanza hanno vissuto la giornata di domenica a piedi, in bicicletta o correndo – dichiara l’assessore ai beni ambientali del Comune di Treviso Luciano Franchin -  La giornata ecologica, come noto, è stato un provvedimento emergenziale, necessario per contribuire all’abbassamento dei livelli di polveri sottili e della morsa dello smog che ha coinvolto non solo Treviso, ma l’intero Veneto. Anche l’accordo con Mom – prosegue l’assessore -  fortemente voluto e a carico dell’amministrazione comunale di Treviso, si è dimostrato importante: gli autobus in città, ma anche le tratte che dagli altri comuni conducevano al centro, erano pieni. Da un punto di vista ambientale è stato un esperimento di una Treviso che dialoga concretamente con gli altri comuni”.  

Trasporto pubblico, bici e molte persone a piedi dunque: secondo i dati della polizia locale rispetto alle domeniche normali solo il 5 per cento dei trevigiani ha preso l’auto per muoversi in e fuori dalla città. Un esempio per tutti: domenica le auto in transito in viale Vittorio Veneto, strada ad alto scorrimento, porta di accesso della città, dalle 9.00 alle 19.00 sono state 1482 contro le 4480 di domenica 27 dicembre e delle 5280 di domenica 20. “E se solo il 5 per cento dei trevigiani ha usato l’auto possiamo dire che la giornata ecologica ha funzionato. Certo, a fronte di molte persone che hanno rispettato l’ordinanza c’è anche stato chi ha voluto ‘fare il furbetto’ e i primi a protestate sono stati i cittadini virtuosi che insieme all’amministrazione comunale stanno contribuendo a un cambio culturale, unica premessa per un reale cambiamento dell’ambiente”. Si può fare meglio? “Certamente – dichiara il vicesindaco e assessore alla sicurezza del Comune di Treviso Roberto Grigoletto - A cominciare proprio da quei cittadini che non hanno ancora capito che il problema ambientale riguarda la salute loro e dei loro figli e hanno creduto di essere ‘furbi’ sbagliando completamente il loro obiettivo. Si potrà fare meglio calibrando i controlli, ben sapendo però che non si può mettere un vigile a fianco di ogni cittadino e che ognuno deve prendersi le sue responsabilità. Il paragone con il semaforo rosso viene naturale: ci fermiamo perché c’è il vigile o perché fa parte delle regole del codice della strada e ormai non abbiamo dubbi su questo?”.

Ma al di là dei controlli e del provvedimento di questa domenica ecologica l’amministrazione è convinta di una cosa: che la questione ambientale non è un tema da affrontare una tantum, ma un impegno costante: “L’ambiente lungo un anno: questo in sintesi è il proposito dell’amministrazione comunale – sottolinea l’assessore Franchin – Siamo convinti che si può fare meglio mettendo il tema ambientale al centro delle azioni dell’amministrazione: proprio per questo abbiamo evidenziato al tavolo regionale che si è tenuto il 30 dicembre la richiesta di un coordinamento degli interventi da parte di tutti i comuni della Regione. Si può fare meglio intervenendo sui riscaldamenti domestici: i recenti incentivi messi in campo dall’amministrazione vanno potenziati, anche in sinergia con le associazioni di categoria. Si può fare meglio controllando la temperatura delle abitazioni e dei negozi che già hanno accolto con favore l’indicazione dell’amministrazione comunale di tenere le porte chiuse. Si può fare meglio ricordando che il panevin è una buona occasione per stare insieme, non per inquinare a tutti i costi, costruendo falò stratosferici. Da questo punto di vista le indicazioni sono chiare e la recente ordinanza non lascia dubbi e confidiamo che anche in questa occasione non si siano riproposti i ‘furbetti’ del panevin”, chiude l’assessore.

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