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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Montebelluna

Rossignol Lange di Montebelluna, firmato l'accordo aziendale

I lavoratori della produzione finalmente potranno ottenere un premio che, abbinato ai benefit e alle prestazioni di welfare già in essere, toccherà i mille euro

MONTEBELLUNA Al termine di una trattativa lunga e complicata, segnata anche dallo sciopero di 4 ore dello scorso 1° settembre, l'assemblea dei lavoratori di Rossignol Lange di Montebelluna mercoledì 13 settembre ha dato parere positivo sulla firma del nuovo accordo aziendale. L'aumento economico del premio di risultato - fermo dal 2009 - sarà garantito a tutti i 120 dipendenti fra operai e impiegati. In particolare i lavoratori della produzione finalmente potranno ottenere un premio che, abbinato ai benefit e alle prestazioni di welfare già in essere, toccherà i 1.000 euro.  Per la parte impiegatizia, generalmente non chiamata ad ore aggiuntive in flessibilità, il premio sarà aumentato di 60 euro. “Siamo soddisfatti -  commentano Gianni Boato della Femca Cisl Belluno Treviso e Massimo Messina della Filctem Cgil Treviso - ma non possiamo dimenticare l’amarezza di una trattativa iniziata male, durante la quale i lavoratori hanno vissuto costantemente con la frustrazione di non vedere riconosciuta la propria professionalità, con l'azienda che minacciava di rispondere alle legittime richieste di sbloccare un premio fermo da 8 anni con la chiusura dello stabilimento di Montebelluna. I dipendenti hanno vissuto per mesi con il timore di essere sostituibili e hanno subìto uno screditamento strumentale della loro professionalità. Un particolare ringraziamento va dato alle RSU, che con tenacia, hanno portato al tavolo della trattativa le aspettative dei loro colleghi”.

L'assemblea di mercoledì si è conclusa con un applauso sincero rivolto a tutti i lavoratori che hanno scioperato, inclusi quelli con contratto a tempo determinato, quindi esclusi dall'accordo, e gli impiegati, che per la prima volta si sono uniti alla protesta. “Anche per questo motivo - aggiungono i sindacalisti - la faticosa chiusura di questo accordo segna l'inizio di una nuova stagione di consapevolezza e dignità per i lavoratori: attorno a questa vicenda si sono uniti tutti i dipendenti, per rivendicare non solo la componente economica ma anche il diritto di veder riconosciuto il valore delle professionalità di alto livello presenti in Rossignol”. “Un grosso impegno da parte dei lavoratori - concludono Boato e Messina - ha portato a un ottimo risultato; ora gli impiegati dovrebbero riflettere sul peso della loro partecipazione: la loro presenza in assemblea, esigua fino all'anno scorso, ora è decisamente importante. Se avessimo avuto un'adesione totale allo sciopero probabilmente avremmo ottenuto di più: gli impiegati nei prossimi anni dovranno fare il salto di qualità ed essere parte della rappresentanza sindacale, con la speranza che l’atteggiamento dell’azienda e di chi la rappresenta sia diverso da quello mostrato in questa vicenda”.

LA REPLICA DI ROSSIGNOL Con grande stupore abbiamo letto le dichiarazioni di parte sindacale in merito al contratto aziendale per i collaboratori di Rossignol Lange, siglato nei giorni scorsi in Unindustria Treviso. Non ne comprendiamo la volontà di esasperare strumentalmente il clima aziendale interno proprio nel momento in cui una trattativa complessa ha portato al risultato comunque positivo della firma dell’accordo. Non vogliamo cadere in questa provocazione perché abbiamo a cuore il bene dell’azienda e dei suoi collaboratori. Va però precisato che a inizio della trattativa il Sindacato aveva presentato richieste insostenibili che non potevano essere accettate. Nel corso del confronto si è riusciti ad arrivare  a una soluzione, apprezzata dai nostri collaboratori, attraverso strumenti di welfare che consentono al tempo stesso di riconoscere un beneficio al lavoratore, senza imposizione fiscale e contributiva come previsto dalla legge, e un contenimento del costo del lavoro per l’azienda.

Pur in un clima esasperato, l’essere riusciti a firmare l’accordo conferma, ancora una volta, la volontà di Rossignol Lange (una delle poche aziende calzaturiere ad avere un contratto aziendale) di individuare soluzioni che diano risposte positive ai dipendenti con costi compatibili. La nostra posizione è stata sempre per il confronto, ponendo sul tavolo proposte concrete ed applicabili, con l’obiettivo primario di valorizzare le specificità di questo sito industriale, dove è ancora attiva una parte manifatturiera per i prodotti di alta gamma. E’ un vero made in Italy, che siamo rimasti tra i pochi a realizzare, e proprio per questo dobbiamo avere un’attenzione costante alla sostenibilità dei costi. Dal nostro punto di vista, l’intesa rappresenta una risorsa per il bene dei lavoratori e dell’azienda, anche per il suo futuro. Occorre ricordare che il Gruppo Rossignol, tra i protagonisti mondiali del settore, ha realizzato nel sito di Montebelluna il suo centro di innovazione per la calzatura. Molti dei nostri collaboratori sono attivi nella Ricerca & Sviluppo e il centro di eccellenza che rappresentiamo per il Gruppo Rossignol verrà rafforzato in futuro; proprio in questi mesi stiamo inserendo in azienda nuove figure, tra cui alcuni giovani attraverso i programmi di Garanzia Giovani realizzati da Unindustria Treviso. Rossignol Lange è un’azienda in salute che lavora in un ambiente internazionale, con opportunità di crescita professionale concreta. E’ importante però che vi sia un impegno condiviso che consenta anche in futuro di mantenere la competitività del sito di Montebelluna quale sede di competenze avanzate nell’industria della calzatura sportiva e non solo. 

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