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Cronaca Mogliano Veneto / Via Roma

Il Comune di Mogliano non vuole la sala scommesse in centro: lo scontro va al TAR

Il Sindaco Arena: "Nessuna sala scommesse deve sussistere vicino alle scuole come anche afferma la legge regionale". Nel frattempo però una società siciliana ha fatto causa

MOGLIANO VENETO La società Litteri Group & C. S.n.c. di Valguarnera Caropepe in provincia di Enna ha presentato ricorso al TAR contro il Comune di Mogliano Veneto. Motivo del contendere il regolamento, uno dei primi in Italia, approvato dalla città che accoglie la Legge Regionale 6/2015 attraverso la quale si disciplina la dislocazione delle sale scommesse e giochi sul territorio. Proprio in virtù di questo regolamento, dunque, non è stato possibile alla Litteri Group & C. S.n.c. aprire la sala scommesse in via Roma 93

Alla base del ricorso, attraverso il quale la S.n.c. siciliana chiede anche un risarcimento di 250mila euro, ci sarebbe la considerazione che una sala scommesse non è equiparabile ad una sala giochi. “Ci aspettavamo questo ricorso – commenta il sindaco Carola Arena – la normativa parla chiaro: non si possono aprire centri nei quali siano ospitati giochi che prevedano vincite in denaro nei pressi di siti sensibili. Nel nostro caso la sala scommesse, che il nostro regolamento non ha consentito di aprire, è proprio un luogo che ospita un gioco attraverso il quale si puntano soldi per vincerne altri e che, a causa della collocazione prevista in via Roma, si troverebbe a meno di 500 metri dalle scuole, ovvero il primo dei luoghi sensibili che, proprio in virtù della legge regionale, devono giustamente essere tutelati”.

Da questo punto di vista – aggiunge il sindaco – siamo assolutamente tranquilli della correttezza del nostro operato e della solidità legislativa, confortata anche dalle disposizione in materia previste dalla Regione Veneto, del regolamento che abbiamo approvato”. “Allo stesso tempo – conclude Carola Arena – non ci preoccupa neppure la richiesta di risarcimento danni: al Comune di Mogliano Veneto non è stata chiesta alcuna documentazione e per noi la Litteri & C. S.n.c. della provincia di Enna è una società del tutto sconosciuta della quale apprendiamo, soltanto oggi che ci è stato notificato il ricorso, la ragione sociale e i dati fiscali. In questo senso non possiamo aver danneggiato, attraverso l’approvazione del regolamento, in alcun modo un soggetto che non si è mai rivolto al Comune di Mogliano e del quale ignoravamo l’esistenza”.       

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