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Cronaca

Sabato 3 gennaio cominciano i saldi: i consigli per gli acquisti

Il decalogo di Adico per il pre - durante - dopo acquisto. Anche in Veneto e in provincia di Treviso sabato 3 gennaio cominciano le svendite

TREVISO Iniziano le svendite. Sabato 3 gennaio assalto ai centri commerciali e ai centri storici delle città a caccia delle offerte più vantaggiose. Anche se quest’anno i saldi non sono proprio una novità. Molte attività hanno infatti anticipato le riduzioni dei prezzi al periodo pre-natalizio. L’Adico (Associazione Difesa Consumatori), ha stilato un decalogo per non incorrere in trappole e truffe in vista delle svendite.

PRIMA DI SCEGLIERE Non fare acquisti, se non indispensabili, prima dell'avvio dei saldi. Nei giorni pre-saldi sarebbe opportuno fare un giro per i negozi e individuare i prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi a cui vengono venduti, per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia realmente calato;

DURANTE L’ACQUISTO Non fermarsi al primo negozio che pratica sconti, ma visitarne diversi e confrontare i prezzi esposti e la qualita' della merce di riferimento (dopo non si potra' rivendicare il cambio di un prodotto perche' il negozio a cento metri piu' in la' vende lo stesso ad un prezzo dimezzato);

PREZZI non lasciarsi ingannare da sconti che superano il 50% del costo iniziale. Nessuno regala niente. Difficilmente un commerciante ha ricarichi superiori al 50% a meno che non si tratti di un artigiano che produca da se' e che nella determinazione del prezzo ha margini e logiche piu' ampie;

L’”INGANNO” ricordarsi che prezzi tipo "49,90" euro vuole dire "50,00" e non "49,00".

PAGAMENTI Le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali, perche' siamo in presenza di transazioni commerciali e il prezzo di acquisto non modifica le regole. Quindi diffidare da chi impone il pagamento in contanti pur avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte di credito o bancomat. Si puo' chiedere di usufruire di questa forma di pagamento, e in caso di diniego segnalarlo all'istituto di credito, che potrebbe anche annullare la convenzione con quel commerciante.

QUALITA’ Guardare le etichette che riportano la composizione dei tessuti: i prodotti naturali costano di piu', quelli sintetici meno. La percentuale di composizione puo' variare notevolmente e incidere sul costo finale;

ETICHETTE I capi d'abbigliamento riportano l'etichetta con le modalita' di lavaggio e conviene sempre chiedere conferma al commerciante di cio' che e' indicato: la sua esperienza puo' servire a prevenire spiacevoli sorprese dopo che si e' portato il capo d'abbigliamento in lavanderia;

VERIFICA Essere pignoli. Di un capo verificare se e' di pura lana vergine o di lana. La seconda lana puo' essere riciclata, la prima no. Di un capo di cotone chiedere la provenienza: i prodotti provenienti dai Paesi asiatici possono essere trattati con pesticidi o antimuffe che al contatto con la pelle possono provocare allergie;

FINTI SCONTI diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o colori: e' molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato;

DOPO L’ACQUISTO Diffidare dei negozi che espongono cartelli tipo "la merce venduta non si cambia": esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce non corrispondente a quanto propagandato o perche' difettosa. Il fatto di essere in saldo, non significa che queste regole non siano valide. Ricordarsi che non esiste il diritto di recesso negli acquisti fatti in un esercizio commerciale: per cui se si e' sbagliata la taglia o si e' semplicemente cambiato idea, e' solo la disponibilita' del commerciante che puo' ovviare al problema, ma non c'e' un diritto del consumatore.

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