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Cronaca San Biagio di Callalta

Stazione ferroviaria dismessa ospiterà il museo della polizia

Lo sta organizzando a San Biagio la National Police Defense Foundation, associazione di origine statunitense che raggruppa il personale in servizio o in pensione delle forze di polizia

SAN BIAGIO DI CALLALTA Sarà il primo museo della Polizia ospitato in una stazione ferroviaria dismessa. E’ quello che la sezione italiana della National Police Defense Foundation, associazione di origine statunitense che raggruppa il personale in servizio o in pensione delle forze di polizia, sta realizzando nel fabbricato lungo la linea Treviso-Portogruaro a San Biagio di Callalta. Un’iniziativa che ha trovato subito il sostegno dell’Amministrazione comunale come assicura il sindaco Alberto Cappelletto: “Quando il presidente Michele Mastrosimone, me ne ha parlato ho subito sposato l’idea perché ci permette di raccogliere due risultati: recuperare ad una funzione sociale una struttura oggi inutilizzata e creare un polo museale di grande interesse”.

Ma come è nata l’idea di un museo della Polizia a San Biagio di Callalta? Lo spiega Mastrosimone: “Da quando sono entrato nella Polizia ho sempre coltivato la passione per il collezionismo associativo. Dopo essere diventato presidente nazionale della NPDF ho cominciato a inseguire un sogno: quello di realizzare un museo che riunisse la mole di materiale raccolto in tanti anni, a partire da alcuni oggetti riguardanti la storia della Polizia che mi regalò mio padre, anch’egli grande appassionato, quando andò in pensione. Lo scorso anno quando venni a conoscenza del bando delle Ferrovie per la concessione delle stazioni dismesse ad associazione no profit capii che era arrivata l’occasione e presentai la domanda”. Domanda che ha destato l’immediato interesse dei responsabili di Rfi che, una volta incontrato Mastrosimone, hanno dato il via libera.

Si tratta di circa cento metri di spazio espositivo che, grazie ai lavori di adeguamento già in corso, potranno accogliere un’esposizione di manichini con divise appartenenti a tutte le polizie del mondo, una sezione dedicata ai copricapo (cappelli con visiera, berretti, baschi, elmetti, caschi antisommossa…) ed una sala dedicata ad altro materiale quale stemmi da braccio, placche e spillette metalliche, poster, documenti cartacei. Il presidente Mastrosimone è in contatto con colleghi di tutto il mondo. “Nella realizzazione del museo, che spero si possa aprire nell’arco di qualche mese, è coinvolta a pieno titolo anche NPDF, ma sono ben accette anche donazioni di altre persone che condividano le finalità del progetto”.

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