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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Biagio di Callalta

Debito di 8mila euro non restituito, tre fratelli arrestati per sequestro di persona

Operazione del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri di Treviso che nella serata di ieri, 19 gennaio, hanno messo le manette ai polsi di L.S, 34 anni, J.S, di  31 e il 38enne J.S., tutti cittadini kosovari

Un debito di circa 8 mila euro, la persecuzione messa in atto per averli e poi la trappola: il debitore, un cittadino kossovaro sulla 40ina, ha dato appuntamento ai suoi creditori in un bar di Olmi, frazione di San Biagio, dove sarebbero scattate le manette, finite ai polsi di tre persone, anche loro kosovare, arrestate in flagranza di reato per sequestro di persona finalizzato all'estorsione. Sono stati i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Treviso ha effetture l'operazione, avvenuta nella serata di ieri, 19 gennaio e che ha portato dietro alle sbarre del carcere di Santa Bona L.S, 34 anni, J.S, di  31 e il 38enne J.S., tre fratelli di cui due risultano titolari di una azienda edile.

Secondo quanto emerso, la vittima dell'estorsione si sarebbe "messa a disposizione" per fare avere al 38enne il permesso di soggiorno. «So io dove andare e come fare - avrebbe detto - ma in cambio voglio del denaro». I tre fratelli hanno pagato la somma pattuita ma della pratica per ottenere il diritto a stare nel nostro Paese non avrebbero avuto alcun riscontro. Sono iniziate quindi le pressioni sul 40enne per riavere gli 8mila euro, che l'uomo dice però di non avere.

Ieri sera, 19 gennaio, l'epilogo: il 40enne avrebbe chiamato al telefono uno dei tre dicendo di essere finalmente in possesso della cifra e ha dato loro appuntamento in un bar a Olmi. Quando si sono presentati per riscuotere il denaro, i tre fratelli hanno però una sorpresa: la presunta vittima ha riferito di non avere con sé la cifra ma di poterla dare entro qualche giorno. «Potete prendere - avrebbe detto - la mia macchina (modello Audi, neppure troppo recente, n.d.r.) come pegno, poi alla consegna voi me la restuite». I tre fratelli hanno deciso quindi di lasciare il bar per dirigersi verso l'abitazione del 40enne. In due sono saliti sull'auto con cui l'uomo era arrivato all'appuntamento in compagnia di un conoscente mentre il terzo è salito sulla macchina che li aveva portati là.

Intorno alle 21.30 il terzo fratello, quello che si trovava da solo all'interno della vettura e che era andato avanti, non ha visto arrivare gli altri. Il motivo è semplice: qualche centinaio di metri dal locale pubblico sono stati fermati da una gazzella dei carabinieri che li stava aspettando. I miliatari del'Arma hanno poi intercettato anche il terzo fratello, tornato indietro per sincerarsi delle condizioni degli altri due. L.S., J.S e J.S. (difesi dall'avvocato Davide Favotto) sono stati arrestati per sequestro di persona, finalizzato all'estorsione. Sarebbero stati sequestrati anche un cacciavite e una corda. L'udienza di convalida dovrebbe tenersi domani, 21 gennaio, o al massimo lunedì 23 gennaio. 

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