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Cronaca San Fior

Maltratta e violenta la moglie da cui si stava separando, alla sbarra un 48enne

Secondo le indagini alla base del comportamento ci sarebbe stato l'atteggiamento possessivo e geloso, tanto che avrebbe preteso di controllare i messaggi contenuti nel telefonino della donna e si sarebbe appostato al di fuori del luogo dove lavorarava la moglie. L'uomo, originario di San Fior, l'avrebbe anche fatta oggetto di pestaggi, alcuni dei quali sarebbe stati diretti anche verso i figli, di cui uno minorenne

Minacciata, ingiuriata e soprattutto costretta a rapporti sessuali completi che lei non voleva. Per questi fatti, che sarebbero accaduti tra il 2020 e la fine del 2021, un 48enne, residente a San Fior, è comparso oggi davanti al collegio dei giudici di Treviso, accusato di violenza sessuale, maltrattamenti familiari e lesioni aggravate.

Secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore Mara De Donà l'uomo (difeso dall'avvocato Marianna Tassetto del Foro di Venezia) avrebbe iniziato la sua opera persecutoria nei confronti della moglie, da cui si stava separando, nell'estate del 2020, quando si era in pieno lockdown.

«Sei una stupida, non sai fare nulla, senza di me non puoi vivere, morirai di fame» sono alcuni delle frasi che il 48enne era solito rivolgere al coniuge, che avrebbe anche minacciato utilizzando frasi del tipo «ti renderò la vita un calvario, ti ammazzo, non ho paura di andare in prigione perchè di lì dopo un po' esco e tu sarai ancora sotto terra». Il 48enne l'avrebbe anche malmenata, colpendola con calci, pugni e tiarandole i capelli (episodi per cui comunque non è presente un referto medico), dirigendo i propri scatti di violenza anche nei confronti dei figli, di cui uno minorenne.

Alla base del comportamento ci sarebbe stato l'atteggiamento possessivo e geloso, tanto che avrebbe preteso di controllare i messaggi contenuti nel telefonino della donna e si sarebbe appostato al di fuori del luogo dove lavorarava la moglie. A novembre dello scorso anno avrebbe fotografato le parti intime della coniuge mentre questa stava dormendo, minacciando che avrebbe postato tutto, con nome e cognome, su Facebook e altri social network.

La violenza sessuale sarebbe scattata invece quando la storia tra i due volgeva già al capolinea, nel settembre del 2021. Malgrado lei dicesse di non voler avere rapporti con lui, l'uomo l'avrebbe costretta, bloccandola per le braccia, a subire atti completi. A questo punto lei avrebbe deciso di denunciare tutto. A seguito della querela il marito è stato sottoposto, nel novembre scorso, alla misura cautelare del divieto di avvicinamento

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