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Cronaca

Classifica Agenas, ospedali trevigiani virtuosi per parti cesarei

L'Agenzia nazionale sanitaria ha stilato una graduatoria dell'efficienza degli ospedali italiani. Bene i presidi trevigiani, in materia di parti cesarei. Peggio per quanto riguarda le colicistectomie

L'Agenzia nazionale sanitaria ha fotografato l'operato degli ospedali italiani e stilato classifiche mirate. Sotto esame anche i presidi ospedalieri della Provincia di Treviso, promossi per il basso tasso di parti cesarei, ma rimandati per quanto riguarda l'asportazione della cistifellea.

Le tabelle redatte da Agenas, e pubblicate dal Sole 24 Ore, fanno riferimento ai dati raccolti nel 2010 nelle strutture sanitarie della Penisola. Sotto la lente d'ingrandimento, in particolare, il tasso di parti cesarei primari effettuati, la pratica della colicistectomia per via laperoscopica (meno invasiva), il numero di fratture del femore operate entro 48 ore e il tasso di mortalià dopo l'applicazione di bypass aortocoronarico.

Agli ospedali trevigiani va un plauso per il basso tasso di parti cesarei praticati. Se la media nazionale è del 28,34 per cento, ancora alta rispetto ad altri Paesi, il Ca' Foncello di Treviso si colloca al quinto posto della graduatoria, con solo il 5,70 per cento dei casi. Lo seguono l'ospedale di Vittorio Veneto, quindicesimo con il 9,20 per cento, e la struttura di Montebelluna, ventiduesima con il 9,80 per cento dei cesarei.

Meno bene i risultati in fatto di colicistectomia. Mentre in media in Italia la cistifellea viene asportata per via laperoscopica nel 90,70 per cento dei casi, a Oderzo e al Ca' Foncello la percentuale è più bassa, rispettivamente l'84,10 e l'83,50 per cento dei casi.

Sul fronte delle fratture del femore e dei bypass aortocoronarici non sono disponibili i dati relativi ai presidi ospedalieri trevigiani.

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