Sbloccati stipendi ai dipendenti dell'Istituto Gris di Mogliano

I dipendenti dell'Istituto Gris avranno finalmente i loro stipendi. Lo ha annunciato oggi Remo Sernagiotto, assessore regionale alle Politiche Sociali, insieme al Prefetto Aldo Adinolfi e al Commissario straordinario alla non autosufficienza della Regione Annalisa Basso. Presenti anche il sindaco di Mogliano Veneto Giovanni Azzolini, che sarà nominato commissario straordinario per l'Istituto, e il direttore dei servizi sociali dell'Ulss 9 Gerardo Favaretto.

Sembrano dunque aver raggiunto il loro scopo le manifestazioni, i sit-in e le proteste organizzate da lavoratori e sindacati. Il pagamento degli stipendi è stato reso possibile dall'accordo con le ditte creditrici, che ha consentito lo sblocco del conto corrente dell'Istituto "Costante Gris". Oltre ai dipendenti verrano, così, pagati anche i fornitori.

L'Istituto ha ora l'opportunità di rimettersi in gioco e rilanciarsi sul territorio come interlocutore privilegiato nel settore dei servizi alla persona. Sono state così posti i presupposti per sanare il grosso debito che si era creato e per poter pensare, per il futuro, a una cittadella socio sanitaria e ad altri servizi.

Il Prefetto Adinolfi ha sottolineato l'importanza del risultato, ottenuto grazie alla collaborazione di tutti i soggetti interessati. Si rischiava, infatti, che la situazione degenerasse, creando un grave problema sociale. Da parte sua, l'assessore Sernagiotto ha voluto ringraziare sia il Prefetto, per il suo interessamento, sia i creditori, per la loro disponibilità e comprensione, soprattutto nei confronti dei lavoratori dell'Istituto, che hanno continuato a prestare assistenza nonostante non percepissero da mesi lo stipendio.

L'Istituto "Costante Gris" è oggi una IPAB che offre attività di assistenza, cura e riabilitazione a favore di pazienti, in particolare adulti e anziani, affetti da gravi disabilità psichiche, fisiche e sensoriali. In seguito a un Accordo di Programma del 2006, il Gris è andato configurandosi come un Centro di Servizio per anziani non autosufficienti, in grado di ospitare centosessantacinque persone non autosofficienti.

Negli anni però l'Istituto ha visto ingigantirsi un debito che ha sfiorato i ventiquattro milioni di euro. La Regione è intervenuta sottoscrivendo l'accordo di programma ed erogando, di conseguenza, oltre undici milioni di euro. Somma che tuttavia non ha risolto la situazione debitoria dell'Istituto.

La Giunta regionale ha quindi nominato un commissario straordinario e, da ultimo, è intervenuta un'azione giudiziaria di pignoramento da parte delle ditte creditrici, risolta grazie a un nuovo accordo e al piano di bilancio dell'Istituto, che prevede, tra l'altro, la concessione della gestione dei servizi per gli anziani per un massimo di trent'anni e l'alienazione di alcuni beni. Prevista, in prospettiva, anche la realizzazione di una cittadella socio-sanitaria.