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Cronaca San Giuseppe / Via Paludetti

Sfuma il progetto dello scalo merci, restano due bretelle e tre rotatorie

Ferrovie fa dietro front sulla realizzazione di un'area cargo a San Giuseppe, dopo quattro anni di ipotesi e discussioni. Salta così anche lo scalo di Treviso Servizi, mentre rimangono gli interventi - ora inutili - sulla viabilità

Sfuma, dopo quattro anni, il progetto dello scalo merci a San Giuseppe.

A comunicarlo è Ferrovie che, complici crisi e revisioni programmatiche, ha deciso di depennare Treviso dalla lista degli scali italiani, dieci, in cui realizzare un'area "cargo".

Con lo scalo merci, però, salta anche un altro progetto, quello dello scalo di Treviso Servizi, per il quale la società aveva già investito milioni di euro e che era stata caldeggiata dalla vecchia amministrazione comunale come un'opera di importanza strategica per Treviso.

Dopo Velodromo, centro polifunzionale e Virgin Village, nel capoluogo salta l'ennesimo progetto. Questa volta lasciandosi dietro un costosissimo intervento sulla viabilità del quartiere: due sottopassaggi al posto dei passaggi a livello in via Paludetti e via Aeroporto, ben tre rotatorie e le due bretelle create apposta per collegare lo scalo - che non si farà più - alla tangenziale.

Inevitabilmente si apre ora la polemica sulle ingenti somme di denaro (pubblico) sperperato. E a poco serve la precisazione di Ferrovie, riportata dalla Tribuna di Treviso, che i lavori relativi alla viabilità erano finalizzati alla soppressione di cinque passaggi a livello: non erano forse altre le urgenze della viabilità trevigiana?

A ricordare ai cittadini lo spreco di denaro restano le due bretelle che finiscono nel vuoto e le rotatorie mai aperte al traffico, circondate da campi incolti.

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