"No omosex nelle scuole", scritte di fronte alla casa dell'assessore
Blitz a pochi passi dall'abitazione dell'assessore di Treviso Anna Caterina Cabino. Il sindaco Giovanni Manildo: "Gesto inccettabile"
TREVISO “No omosex insegnata nelle scuole. Vergogna”. La scritta è comparsa venerdì pomeriggio di fronte all’abitazione dell’assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Treviso, Anna Caterina Cabino. Il riferimento è chiarissimo: gli autori dell’atto vandalico si sono rifatti alle lezioni di educazione sessuale all’interno degli istituti scolastici del capoluogo.
"Piena solidarietà all'assessore – ha commentato il sindaco di Treviso, Giovanni Manildo -. Quanto accaduto è assolutamente inaccettabile. La libertà di pensiero, che pur deve essere sempre garantita, deve però manifestarsi in forme e modi che siano in grado di garantire al tempo stesso il rispetto”.
Negli ultimi giorni in particolare si erano sollevate alcune polemiche dopo che il primo cittadino aveva trascritto la prima unione omosessuale di una coppia trevigiana sposata all’estero, dichiarando che, di fatto, non sarebbe tornato indietro e sottolineando un vuoto normativo a livello parlamentare. “Un linguaggio aggressivo – ha proseguito Manildo in riferimento al blitz a pochi passi dalla casa dell’assessore Cabino - che cerca di intimidire le istituzioni non è certo espressione della democrazia e della normale dialettica politica".