Posti esauriti in mensa: bambini delle elementari mangiano sulle mura

Bambini muniti di pranzo al sacco sulle mura della città perché nella mensa scolastica non c'è posto per tutti. Succede alla scuola primaria di Treviso "De Amicis".

A denunciare il disservizio è la madre di un alunno, attraverso le pagine del quotidiano "La Tribuna", che ha inviato una lettera di protesta alla dirigente scolastica, Michela Busatto, e al direttore dell'Ufficio scolastico provinciale, Giorgio Corà.

"La prima settimana di scuola - scrive la mamma indignata -questi bambini sono stati costretti a portarsi da casa un pranzo al sacco da consumarsi non all’interno di un locale della scuola, bensì sulle mura cittadine, in quanto la dirigente dell’istituto non ha concesso il permesso di consumarlo all’interno dei locali scolastici".

Dalla prossima settimana, spiega poi la donna, gli stessi bambini saranno trasferiti per il pranzo in una mensa esterna, al Pio X, ogni lunedì, martedì e mercoledì. Oltre al disagio di dover saltare l'intervallo, per mancanza di tempo, e di dover pranzare dopo le 13.45, i bambini e le loro famiglie dovranno pagare due euro in più rispetto agli alunni che usufruiscono della mensa del "De Amicis".

"Perché il dirigente ha ammesso a scuola alunni in sovrannumero rispetto alla capienza della mensa? - chiede la mamma nella sua lettera - Perché si sono organizzati i rientri in modo che ci fossero gli esuberi in certi giorni? Perché non si è programmato un terzo turno in mensa? Perché alcuni bambini devono andare fuori e altri no? In base a quali criteri viene effettuata la scelta discriminatoria? Perché una scuola pubblica permette che ci siano bambini che per il pasto paghino 5,50 mentre i compagni pagano 3,65?".

La signora attende quindi risposta e soluzione a questa "situazione assolutamente inaccettabile".