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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Volpago del Montello / Via Castagnè

Malore in auto di fronte a casa, body builder di 22enne trovato morto dai genitori

La tragedia all'alba di oggi, alle 4 circa, a Selva del Montello, in via Castagnè. A perdere la vita Samuel Carletti: intervenuti medico e infermieri del Suem 118 che non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. Intervenuti anche i carabinieri

E' stato colpito da un malore improvviso, forse un infarto, proprio quando era appena arrivato di fronte al cancello di casa, a bordo della sua auto, con il motore ancora acceso. Il padre Corrado, alle 4 circa, non vedendolo rientrare, sono usciti di casa e lo hanno trovato esanime, a bordo dell'abitacolo: in mano aveva ancora il telefono, con un messaggio che però non era ancora partito. La tragedia è stata scoperta all'alba di oggi, martedì 22 marzo, a Selva di Volpago del Montello, in via Castagnè. A perdere la vita un 22enne volpaghese, Samuel Carletti. Medico e infermieri del Suem 118 non hanno potuto far nulla per salvargli la vita. Intervenuta a Selva anche una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Montebelluna per svolgere gli accertamenti del caso. La salma, recuperata dalla protezione civile, è stata portata presso l'obitorio dell'ospedale di Montebelluna, in attesa di quanto disporrà l'autorità giudiziaria che potrebbe ordinare un esame autoptico sul corpo del 22enne, molto sportivo e con la passione per il body building. In auto, al momento del ritrovamento della salma, era presente anche la borsa della palestra. Samuel aveva in passato frequentato l'istituto Fermi, attualmente non lavorava e si allenava quasi tutti i giorni in una palestra di Treviso, la Mc Fit di viale della Repubblica. E' qui che è stato visto per l'ultima volta in vita, lunedì sera attorno alle 23.20.

«Da sei anni frequentava la palestra -ricorda una delle istruttrici, Elisa- era una persona squisita, buona, un bravo ragazzo, molto determinato: si era appassionato al fitness e stava facendo un percorso. Ieri sera siamo rimasti a chiacchierare, era un pò più stanco del solito ma stava bene. Per tutti lui era un emblema, una mascotte, sempre molto attento al cibo e alla forma. Era un ragazzo adorabile».

Grande il dolore per i genitori, Corrado e Nora. Il loro figlio era amato da tutti, un ragazzo per bene. Dopo gli studi al fermi si era dedicato al disegno Cad per un'azienda della zona. Samuel sognava di diventare un personal trainer e di viaggiare, in particolare voleva raggiungere l'Australia, terra natia della mamma. Negli ultimi tempi lavorava come addetto alla sicurezza della discoteca "Anima". Vaccinato al Covid-19, cinque mesi fa aveva contratto il virus, senza particolari problemi. «E' stato un terribile doppio fulmine a ciel sereno. Si parla di un infarto ma ora aspettiamo l'esito delle indagini»: dice papà Corrado.

«Credo di parlare a nome di tutti -scrive un amico dche si allenava spesso con lui- quando parlando di Samuel lo definisco una persona dal cuore d'oro. Sempre disponibile, sempre sorridente, con una sana ed infinita passione per il bodybuilding. Una passione morbosa, che a mio parere ha contribuito a tenerlo distante da cattivi ambienti e frequentazioni, un classico dello sport. La palestra era il suo luogo sicuro, ed é lì che vennero forgiate negli anni amicizie, tra sudore, ghisa, passione e risate. Un'amicizia divenuta quasi un rapporto fraterno, che andò nel tempo ben oltre alla comune passione per lo sport. Un fratello fedele, a volte ingenuo perché semplicemente troppo buono per vedere ciò che di negativo c'era negli altri. Amato da tutti, sono fermamente convinto che nessuno, amico o conoscente, possa esprimere un giudizio negativo su Samuel come persona, perché lui era cosi, infinitamente buono. E in tutto questo, caro nostro fratello, so che vedresti comunque il lato positivo: nei giornali ti hanno definito "bodybuilder", e so che nulla ti renderebbe più fiero. Ti vogliamo bene, ti siamo vicini come lo siamo alla tua famiglia. Ci rivedremo un giorno, tu vedi di farci trovare una Carl's gym pronta e metal a palla, anche se in paradiso non so se te la lasceranno ascoltare. Arrivederci Carl, i tuoi amici e fratelli».

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