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Cronaca

Lavoro, in Veneto prende forma il piano strategico sicurezza

Assessore regionale alla sanità Luca Coletto: "Primo obiettivo è la riduzione del rischio"

TREVISO Sta prendendo forma in veneto il piano strategico regionale per la sicurezza sul lavoro, frutto del tavolo di coordinamento tra tutti gli enti preposti voluto dal presidente della regione e convocato dieci giorni fa. Oggi il coordinamento degli enti preposti, di cui fanno parte Regione, Spisal, Arpav, Inail, Ispettorato Interregionale del lavoro, Vigili del Fuoco e parti sociali, ha esaminato a palazzo Balbi una prima bozza di obiettivi e azioni specifiche, che fa sintesi delle prime proposte avanzate. 

“Il piano strategico, che la Giunta regionale intende adottare entro giugno, deve mirare prima di tutto alla prevenzione e alla riduzione del rischio sui luoghi di lavoro – ha premesso l’assessore alla sanità Luca Coletto, che ha coordinato il tavolo – In Veneto gli infortuni sui luoghi di lavoro sono in diminuzione negli ultimi anni, ma purtroppo aumentano gli incidenti mortali. I dati ci dicono che, per ogni incidente mortale che si verifica, ci sono 300 mila situazioni di rischio che possono essere prevenute e modificate. E’ su questo che istituzioni, operatori della prevenzione, consulenti, organizzazioni di categoria e sindacati possono lavorare in modo coordinato. L’analisi dei mancati incidenti aiuta ad evitare infortuni mortali. Il Programma regionale per l’epidemiologia occupazionale ha calcolato che, grazie alle azioni di prevenzione attuate dagli Spisal dal 2012 al 2016 e alla conseguente riduzione dei fattori di rischio, è stato possibile abbattere del 12 per cento il tasso degli incidenti, vale a dire di evitare 4 mila infortuni sul lavoro, di cui almeno 3 mortali”.

“La prevenzione del rischio – ha ribadito l’assessore – è quindi il cardine del nuovo piano strategico: intensificare, ma soprattutto riqualificare vigilanza e controlli sui luoghi di lavoro, significa accompagnare aziende e lavoratori a verificare preventivamente la correttezza delle procedure e delle attrezzature adottate per evitare che ci siano situazioni e comportamenti di sottovalutazione del rischio. Già entro giugno – ha annunciato - è prevista l’approvazione del piano formativo triennale per gli operatori degli Spisal, promosso dalla Regione in collaborazione con la Fondazione Scuola di Sanità Pubblica, per migliorare, diversificare e affinare la metodologia di intervento degli ‘specialisti’ della sicurezza sui luoghi di lavoro”.

La bozza di piano strategico all’esame del tavolo regionale indica otto macroobiettivi da perseguire in Veneto: l’incremento delle risorse umane negli Spisal, l’intensificazione dei controlli; l’aumento dell’omogeneità, della qualità e dell’efficacia della funzione di vigilanza; l’ottimizzazione delle risorse finanziarie; una formazione più efficace; semplificazione nelle procedure per le aziende e per gli enti preposti; più collaborazione; e una migliore comunicazione.

“Ogni obiettivo sarà declinato in azioni specifiche, a breve, medio e lungo periodo – fa sapere l’assessore – in modo da consolidare e migliorare l’attività esistente e introdurre, là dove possibile, ‘buone pratiche’ per ridurre il rischio di infortuni e malattie professionali. Tra le prime indicazioni raccolte, ci sono l’individuazione condivisa di metodi efficaci per il controllo del rispetto della normativa e per la formazione e l’avvio della trasmissione telematica delle notifiche per l’apertura di nuovi cantieri”. La bozza di piano strategico ritorna ora all’esame di tutti i componenti del tavolo regionale, per ulteriori valutazioni e affinamenti, in vista del prossimo incontro previsto entro la prima metà di giugno.

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