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Monastier, un "ponte" di solidarietà per gli orfani della Sierra Leone

Donati 5000 euro per i bambini della Sierra Leone e consegnato un defibrillatore alla scuola elementare di Monastier

5.180 euro. Oltre 4 anni di stipendio di un insegnante in Sierra Leone. Una cifra importante che servirà a garantire cure sanitarie, istruzione e alimentazione per almeno un anno per una quindicina di bambini e ragazzi orfani della Sierra Leone rimasti senza mamma e papà dopo l'ebola e la valanga di acqua e fango dell’agosto scorso che ha causato oltre 1000 morti. Il denaro è stato raccolto venerdì sera (13 ottobre) durante la cena di beneficenza organizzata da “Around us Onlus” l’associazione di Monastier che opera ormai da parecchi anni nel paese africano attraverso Padre Maurizio Boa dell'Ordine dei Giuseppini del Murialdo. Il religioso in questi giorni è tornato a casa, nella sua Bodoere e a novembre rientrerà in Sierra Leone dove tante famiglie lo stanno aspettando. Alcuni giorni di vacanza in Italia durante i quali gli amici di “Around Us Onlus” hanno organizzato la cena, con lotteria di beneficenza, che si è tenuta presso il salone del Centro Servizi di Villa delle Magnolie per raccogliere fondi. Una iniziativa alla quale ha partecipato anche la comunità di Monastier. Chi per cenare chi per fare da cameriere. E’ stato così che molti dei medici che periodicamente, durante le loro vacanze, vanno in Sierra Leone per curare questi bambini, venerdì, invece che il consueto camice bianco hanno indossato il grembiule e si sono messi a servire le pietanze. Come il primario di radiologia della “Giovanni XXIII” il dottor Francesco Di Toma o il dottor Guido Zerbinati medico di Medicina Generale. A loro si sono uniti l’assessore all’istruzione di Monastier Stefano Dussin, il capogruppo degli alpini della locale sezione Ivo Montagner, l’amministratore delegato della Casa di Cura di Monastier Gabriele Geretto, i dipendenti della Casa di Cura “Giovanni XXIII” e tante altre persone, soprattutto giovani, consapevoli dell’importanza di donare a chi sta peggio quel “poco” che, per chi vive in Sierra Leone, significa “tantissimo”. L’iniziativa di venerdì è stata anche l’occasione per creare, come ha detto l’assessore Dussin, un ponte tra i bambini della Sierra leone e quelli di Monastier. La Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier ha voluto inoltre donare un defibrillatore alla locale scuola elementare locale. Presenti, in rappresentanza del comitato genitori la presidente Miriam Passioni e Raffaella Daniel. “Abbiamo assistito ad una dimostrazione di grande solidarietà” -ha detto Massimo Dal Bianco presidente di “Around Us Onlus”- “La nostra associazione in Sierra Leone opera su più fronti. Con i Padri dell’Ordine dei Giuseppini del Murialdo gestisce alcune scuole professionali a Freetown e nei paesi limitrofi che sono importanti per creare professionalità in loco senza costringere la popolazione africana ad emigrare. Ma "Around Us Onlus" guarda anche ai bisogni della popolazione che è tra quelle più povere al mondo fornendo, attraverso i Padri, il sostegno vitale a quei bambini e ragazzi che sono rimasti orfani a seguito dell’epidemia di Ebola del 2014 e ora della frana avvenuta nell’agosto scorso che ha causato oltre mille morti”.

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