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Cronaca Silea

Truffa del "solare", condannato in primo grado ex vice presidente del Treviso calcio

Stefano Nardin, 32 anni di Silea, era stato trascinato a processo da un cliente della Sun Trades, società fallita nel marzo del 2018 di cui era il rappresentante legale. Con lui era finito sotto accusa uno dei venditori, il moglianese Stefano Gobbo, risultato alla fine estraneo ai fatti

Sei mesi e 300 euro di multa, con la sospensione condizionale della pena. Questa la condanna inflitta in primo grado a Stefano Nardin, 32enne di Silea, legale rappresentante della Sun Trades, società trevigiana specializzata in impianti fotovoltaici. Ma soprattutto molto noto in città per essere stato il vice presidente della Treviso Calcio, dall'estate del 2016 alla primavera del 2018, braccio destro del padre, l'imprenditore Tiziano Nardin. I due passarano alla storia, se così si può dire,  come la coppia di dirigenti sotto la cui guida il sodalizio trevigiano tccò uno dei punti più bassi, con il team che rischiò addirittura l'esclusione dal campionato di Eccellenza a causa di ben quattro rinunce a scendere in campo.

La vicenda che ha coinvolto Stefano Nardin (che non si è mai presentato a processo, così come non ha mai avuto contatti con il proprio difensore, l'avvocato Pio Romano) è profondamente legata alla vicissitudini sportive: erano stati infatti due atleti dell'Acd Treviso a chiedere e ottenere, nel marzo del 2018, che la Sun Trades portasse i libri in Tribunale e fosse dichiarata fallita. Dietro di sè l'azienda aveva lasciato un buco di circa un centinaio di migliaia di euro, dipendenti e collaboratori senza un lavoro e numerosi clienti rimasti con il cerino in mano. 

Ma uno di questi, residente in provincia di Pordenone, aveva deciso di denunciare il titolare dell'impresa e il venditore che si era presentato illustrando le modalità di realizzazione di un progetto che prevedeva la sostituzione della caldaia. E' così che Nardin era finito a processo accusato di truffa insieme a Michele Gobbo, un 45enne di Mogliano che della Suntrades era uno dei procacciatori d'affari (difeso dall'avvocato Enrico Villanova), assolto in quanto il procedimento ha dimostrato che con la "sola" della caladaia da sostituire non c'entrava nulla e per di più vantava un credito relativo alle proviggioni per gli ultimi mesi di lavoro.

La famiglia Nardin, subentrata nella guida del Treviso calcio all'avvocato Paolo Pini e che aveva un "pedegree" di tutto rispetto nel mondo del pallone come sponsor del Cesena, non è nuova alla disavventure con la giustizia. Nell'estate del 2016, a pochi mesi dalla trattativa per l'acquisizione dei biancocelesti, Tiziano Nardin ricevette la notifica di una condanna a un anno e otto mesi di reclusione e varie pene accessorie, tra cui l'incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno, che era passata in giudicato nel febbraio prima. L'accusa era quella di aver emesso false fatturazioni tra il 2010 e il 2011, quando la Sun Trades avrebbe fatto installazioni di impianti fotovoltaici per conto di un'altra società.

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