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Cronaca Silea / Via Eroi di Podrute

Ladri acrobati colpiscono da "Sportler": rubate bici da corsa per 45mila euro

Nella notte tra martedì e mercoledì ignoti si sono arrampicati sul tetto del negozio Silea e con un flessibile hanno tagliato la grata a protezione di un lucernario e si sono poi calati all'interno. Sparite undici cicli tra cui Pinarello, Trek, Scott e Cannondale. Sull'episodio indagano i carabinieri

Ammonta ad almeno 45mila euro il bottino del furto che ignoti hanno messo a segno, nella notte tra martedì e mercoledì, all'interno del negozio di articoli sportivi Sportler, di via Eroi di Podrute a Silea. Un colpo rocambolesco: ladri "acrobati" sono arrivati dal retro dello stabile, evitando le telecamere di videosorveglianza, si sono arrampicati sul tetto e dopo aver segato una grata si sono calati all'interno con una carrucola: dopo aver agganciato undici bici da corsa, esposte sopra una pedana, le hanno tirate su e dopo averle caricate a bordo di un furgone si sono dileguati, facendo perdere le proprie tracce. Sparite undici bici Pinarello, Trek, Scott e Cannondale, per un bottino di circa 45mila euro.

Il lucernario

L'episodio, l'ennesimo in provincia, è già stato denunciato ai carabinieri della stazione di Silea. Secondo quanto è stato ricostruito visionando le immagini delle telecamere che si trovano all'interno di Sportler, i ladri, attorno a mezzanotte e trenta, hanno raggiunto il tetto con il favore dell'oscurità (arrampicadosi su un tubo del gas come testimoniato da evidenti segni) e quindi segato le sbarre a protezione di un lucernario, utilizzando un flessibile. «Si vedono distintamente scintille per una mezz'ora»: ha spiegato il direttore del negozio, Paolo Da Col. Uno dei malviventi si è calato all'interno da un'altezza di almeno una decina di metri, ha agganciato i cicli e ha permesso così ad un complice di issarle sul tetto. Poi il ladro si è arrampicato a sua volta. In questo modo i sensori del sistema d'allarme, sia i perimetrali che quelli sistemati in diversi punti del negozio, non sono entrati in funzione.

Nessun dubbio sul fatto che il furto fosse stato pianificato a tavolino. «Hanno scelto per calarsi proprio il cupolino sopra l'espositore e se si fossero spostati anche solo di due metri sarebbe scattato un altro sensore» aggiunge Da Col «inoltre sono entrati in azione proprio appena dopo il passaggio della prima ronda notturna: erano sicuti di agire indisturbati». A completare il piano dei ladri, senza sbavature, c'è anche l'aver eluso la rete di telecamere di videosorveglianza del vicino centro commerciale Emisfero. Il sospetto degli investigatori e dello stesso Paolo Da Col è che le bici siano già finite all'estero o messe in vendita sui siti on line specializzati.

La grata tagliata con il flessibile

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