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Cronaca Silea

Schianto a Silea dopo l'assalto al bancomat, in due perdono la vita

Dopo aver fatto saltare in aria uno sportello a Roncade, i quattro sono fuggiti. Durante l'inseguimento, lo schianto: due morti e due feriti

SILEA Prima l'assalto al bancomat, poi la fuga e, infine, lo schianto. In due hanno perso la vita a causa di un tremendo incidente stradale avvenuto nella notte tra lunedì e martedì in via Bassa Trevigiana a Silea. Si tratta di due componenti di una banda (dai primi accertamenti di giostrai) formata da quattro persone e che aveva appena assaltato uno sportello poco distante. Gli altri due complici sono invece ricoverati all'ospedale in gravi condizioni.

Le immagini dello schianto

L'ASSALTO AL BANCOMAT Tutto è cominciato a Roncade, in località San Cipriano. I quattro, le cui identità sono ancora in fase di accertamento, hanno fatto saltare in aria il bancomat della filiale della Banca di Credito Cooperativo di Monastier e del Sile in via San Cipriano. Hanno utilizzato la cosiddetta marmotta con all'interno dell'esplosivo, causando ingentissimi danni sia allo sportello che alle vetrate dell'istituto di credito, andate completamente in frantumi. In pochi istanti, dopo l'esplosione avvenuta alle 4.20, hanno trafugato circa 50mila euro in contanti per poi darsi alla fuga a bordo di un'Audi A4 (da chiarire a chi fosse intestata), con una targa risultata rubata poco prima ai danni di una Mazda di proprietà di una giovane residente in via Vivaldi a Roncade.

LA FUGA I quattro, bottino alla mano, hanno dato il via a una fuga a folle velocità in direzione Casale sul Sile. All'altezza di un bivio, nel territorio di Silea in via Bassa Trevigiana, lo schianto in corrispondenza di una curva. I carabinieri ipotizzano che il conducente del veicolo possa aver notato dei lampeggianti nelle vicinanze, motivo per cui, anzichè proseguire dritto, avrebbe deviato verso sinistra all'ultimo momento. Una deviazione costata cara proprio a causa dell'elevata velocità. La dinamica, ancora in fase di ricostruzione, è terribile. Nella curva l'auto sarebbe uscita di strada finendo in una scarpata e, successivamente, contro un passo carraio di cemento armato, per poi ribaltarsi e proseguire ulteriormente la corsa capovolta, fino a fermarsi alcuni metri più avanti. Con l'impatto due componenti della banda, all'incirca sulla trentina, sono morti sul colpo, mentre i rimanenti "colleghi" sono stati trasportati negli ospedali di Treviso e Mestre, dove si trovano ricoverati. Le loro condizioni sono piuttosto gravi, ma non si troverebbero in pericolo di vita. 

ERANO ARMATI Le operazioni di soccorso si sono rivelate piuttosto complesse. Sul posto, oltre ai carabinieri, sono intervenute ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco. L'ultimo corpo è stato estratto dall'auto solamente pochi minuti prima di mezzogiorno in quanto, con il violento incidente, l'esplosivo che si trovava in macchina si è disperso. Il veicolo ha perso benzina ed è stato necessario rimettere in sicurezza tutta l'area. All'interno dell'Audi, che sarà ispezionata a fondo, sono stati rinvenuti, oltre a 50mila euro in contanti, quantitativi di esplosivo e due pistole, segno che i malviventi erano pronti a qualsiasi evenienza. Sono in corso accertamenti da parte delle forze dell'ordine per chiarire se la banda abbia colpito in altre zone precedentemente. Nel frattempo, i carabinieri stanno cercando almeno di identificare le vittime, sprovviste di documenti, che si presume siano giostrai. 

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