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Cronaca Silea

Violentò una tredicenne, se la cava con un anno di lavori socialmente utili

Il giovane, giudicato oggi 10 marzo dal Tribunale dei minori, ha ottenuto la messa alla prova. La vicenda risale al 2013 e coinvolse anche un pluripregiudicato 27enne albanese, che per quei fatti fu condannato in abbreviato a due anni e otto mesi di reclusione

Se l'è cavata con un anno di lavori socialmente il giovane (si tratta di un minorenne) che nel settembre del 2013 ha stuprato una ragazza, di origine polacca, che al tempo dei fatti aveva solo 13 anni. Questa la decisione presa oggi, 10 marzo, dal giudice dell'udienza preliminare del Tribunale minorile di Venezia. Il ragazzo (difeso dall'avvocato Luca Dorella), che doveva rispondere dei violenza sessuale di gruppo aggravata, è incensurato.

La vicenda aveva coinvolto anche un albanese di 27 anni, prluripregiudicato, già condannato  per spaccio e per otto rapine, commesse insieme ad altri 4 complici, tra il settembre del 2017 e il marzo del 2018 e messe a segno a Silea, Susegana, Frescada e Treviso, che in abbreviato (difeso dall'avvocato Fabio Crea) aveva ricevuto una sentenza pari a due anni e otto mesi di reclusione

La ragazzina sarebbe stata fatta salire a forza nella macchina dell'albanese, che avrebbe bloccato per impedirle di uscire, e condotta nei pressi del cimitero di Silea. A quel punto il più vecchio degli impuntati sarebbe sceso dall'auto per accertarsi che nessuno giungesse sul luogo. A mettere gli inquirenti sulle del 27enne e del giovane minoirenne sarebbero state alcune intercettazioni telefoniche nell'ambito delle indagini sulle rapine. In una l'albanese faceva riferimento, parlando con un conoscente, alle circostanze che avevano portato allo stupro.

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