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Cronaca Silea

Il farmacista riesce a lanciare l'allarme: arrestati dalla polizia

In manette due senegalesi di 40 e 44 anni ed un 22enne albanese, l'autista della banda che avrebbe già colpito nella Marca nei mesi scorsi. Dopo il colpo a Silea sono stati fermati sul Terraglio: un agente ha rischiato di essere travolto dall'auto dei malviventi

SILEA Per tre, forse quattro, lunghissimi minuti hanno seminato il terrore tra il personale e i clienti della farmacia internazionale di Silea, in via Treviso. Una pistola contro il farmacista, un coltello puntato alla gola di una collega, costretta ad aprire la cassa, un uomo fatto sedere a terra e una delle donne in attesa che è addirittura svenuta per la paura. I malviventi, entrati in azione martedì sera qualche minuto dopo le 19.20, se ne sono andati con un bottino di circa 1200 euro: l'incasso della farmacia ma anche il denaro contenuto nei portafogli di due malcapitati clienti, uno dei quali stava entrando mentre loro, i due banditi, fuggivano a bordo dell'auto guidata da un complice.

L'allarme lanciato dal farmacista ha permesso alla polizia di arrestare il terzetto, nei pressi di un posto di blocco lungo il Terraglio, a Frescada. Uno degli agenti ha rischiato anche di essere travolto dalla Renault Clio dei malviventi, in fuga verso il loro covo, a Casier dove gli agenti troveranno anche nove dosi di cocaina. In auto la pistola giocattolo usata per il colpo, il coltello, i berretti usati per travisare il volto.

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A finire in manette due cittadini senegalesi residenti a Casier, Mahfouz Fall, 40 anni, e Aliou Diop, 44 anni, ed un 22enne albanese, Erjon Lukaj, residente a Silea. Sono tutti accusati di rapina, rapina in concorso e resistenza a pubblico ufficiale e ora si trovano rinchiusi in carcere a Santa Bona in attesa di comparire di fronte al giudcie. Alle spalle nessuno dei banditi ha precedenti penali.

La rapina scatta alle 19.20. I tre banditi posteggiano l'auto nei pressi di un piccolo parco, attraversano l'area di una fabbrica abbandonata e raggiungono la farmacia. Speravano in questo modo di sfuggire alle telecamere della zona ma quelle interne alla farmacia immortalano invece l'intero blitz. A fare irruzione sono i due senegalesi. Il giovane albanese attende invece in auto che i complici facciano ritorno. Quando i due africani entrano in farmacia ci sono il farmacista, una giovane collega e alcuni clienti. Il farmacista, vistosi puntare contro la pistola, fugge sul retro della farmacia e riesce a dare l'allarme. Una mossa decisiva. Il bandito con la pistola tenta di inseguirlo ma poi desiste e torna a dar man forte al complice che nel frattempo, puntanto il coltello al collo della dottoressa, si fa consegnare l'incasso. Un cliente viene intanto fatto sedere dal bandito con l'arma in mano (sarà poi alleggerito del portafogli). Presenti anche una donna che non viene minacciata dai malviventi e una coppia che si tiene per mano. Quando i rapinatori se ne andranno lei, per il terrore, sviene a terra e sarà soccorsa dal Suem. I malviventi, uscendo, riescono a derubare del portafogli anche un secondo cliente che stava entrando in farmacia. L'allarme, lanciato pochi minuti prima dal farmacista, permetterà alla squadra mobile di arrestare i malviventi.

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L'ipotesi degli investigatori è che i tre uomini potrebbero aver già colpito nei mesi scorsi in provincia. Tra gli episodi che potrebbero essere attributi ci sono le seguenti rapine: alle Poste di Frescada del 27 dicembre, alla sala giochi "Admiral" di Treviso del 14 dicembre, alla "Mirage" di Susegana il 13 dicembre, all'Old Wild West di Silea del 10 dicembre e infine alle Poste di Biancade del 20 novembre. In tutti questi episodi, ad entrare in azione, sono stati due individui di colore, armati di pistola e/o coltello. Un lungo filo rosso su cui gli investigatori, nonostante la prudenza di queste ore, stanno lavorando con pazienza.

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