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Venerdì, 1 Dicembre 2023
Cronaca Silea / Via San Lucia

Radio e tv a tutto volume: finisce a processo per stalking

Liti continue in un condominio Ater di via Santa Lucia a Silea. L'uomo, un 32enne, si è a lungo scontrato con gli altri residenti. Lo scontro è finito nelle aule del tribunale

Musica e tv a tutto volume, vicini che si lamentano e lui che avrebbe risposto a botte, insulti e minacce. Sono gli ingredienti di una storia accaduta tra il 2015 e il 2016 nella palazzina Ater di Via Santa Lucia a Silea di cui ora si discute in Tribunale a Treviso dove il protagonista, un 32enne, è a processo con l'accusa di stalking, minaccia, percosse e lesioni personali. A innescare il pandemonio l'abitudine dell'uomo di ascoltare la radio e guardare la televisione a decibel insostenibili anche durante le ore più tarde della sera. Un comportamento che ha scatenato l'ira degli altri condomini, a cui l'uomo avrebbe risposto con una robusta dose di violenza verbale e fisica. "Mi metto d'accordo con i miei amici per bastonarti" avrebbe detto ad una vicina, mentre all'inquilino del piano di sotto, pure lui esasperato per il baccano,  avrebbe lanciato un monito perentorio: "Te la faccio pagare". Poi lo avrebbe aggredito colpendolo  con un gancio alla faccia e un poderoso calcio alla gamba destra.

Ancora peggiore il trattamento riservato ad un altro: prima l'irruzione dentro la casa e poi una vera e propria aggressione a calci e pugni che ha steso il condomino. Sono partite le denunce, che hanno portato anche alla misura cautelare dell'allontanamento. Ma una volta tornata a casa, dove viveva con l'anziana madre, il 32enne ha deciso di vendicarsi. "Venite fuori, io non ho paura, io vi spacco il muso, vi ammazzo tutti a costo di andare in galera" ha urlato nel pianerottolo a una delle famiglie  che lo aveva denunciato. Il tutto condito dalle frequenti litigate con la mamma, che sarebbe stato solito insultare pesantemente urlando a squarciagola anche in piena notte. La guerra nel palazzone Ater è finita solo dopo il rinvio a giudizio del 32enne. Difeso dall'avvocato Roberta Canal del Foro di Treviso sarebbe dovuto comparire questa mattina davanti al giudice per la prima udienza ma il processo, che riprenderà in primavera, è iniziato in sua assenza.

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