Amianto? No grazie: giovedì sit-in di protesta a Paese
Dopo l'allarme lanciato dall'onorevole Andrea Zanoni, l'associazione ambientalista "Paeseambiente" annuncia un sit-in di protesta contro la nuova discarica "Terra" a Paese
Giovedì 17 maggio 2012, alle 20.30, è prevista la presentazione del progetto della nuova discarica "Terra", tra Castagnole e Porcellago. Il gruppo ambientalista "Paeseambiente" non ci sta e ha organizzato un sit-in di protesta per fermare l'amianto in arrivo nella zona.
La ditta Mosole, che gestisce il progetto, ha chiesto infatti di poter far arrivare altri 460.000 metri cubi di amianto, oltre a quelli già confluiti tra il 2005 e il 2006, alla discarica di Paese. Il progetto verrà presentato al multisala "Manzoni" di via Battisti e gli attivisti di "Paeseambiente" si riuniranno proprio lì, mezz'ora prima dell'incontro, scandendo lo slogan “Fermiamo l’incubo amianto”.
“Chi sta a guardare ha grosse responsabilità anche verso i propri figli e le generazioni future - accusano gli attivisti di "Paeseambiente" - Le esperienze dei gravi inquinamenti in corso nelle altre discariche del comune dovrebbero mobilitare tutte le persone di buon senso”.
L'invito di "Paeseambiente" ad unirsi alla protesta è rivolto a tutti, cittadini di Paese e non, per difendere non solo l'ambiente ma soprattutto la salute.
Già nel 2006 l'associazione ambientalista si è schierata contro il progetto della discarica "Terra". Dopo una lunga battaglia, sostenuta dall’Amministrazione Comunale allora in carica, il Consiglio di Stato aveva bloccato il conferimento di amianto nella ex-cava di via Toti. Ma nel 2009, spiega "Paeseambiente", la Provincia di Treviso con il decreto 616/2009 ha autorizzato Terra Srl ad avviare, nello stesso luogo, lo scarico per dieci anni di terre provenienti da siti contaminati.
Ora la ditta Mosole ci riprova, chiedendo alla Regione e al presidente Luca Zaia di poter riprendere l'attività sospesa e far confluire nel territorio di Paese migliaia di metri cubi di amianto, proveniente da tutta Italia.