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Sole Luna Doc Film Festival: ecco tutto il programma della quinta giornata di proiezioni

Diritti e doveri civili creano un nuovo pubblico, attivo e sensibile: si presenta la Giuria Interazioni formata da giovani richiedenti asilo del progetto S.p.r.a.r. del Comune di Treviso

TREVISO Sono molti i giovani che si affacciano alla vita cittadina, dimostrando interesse per i temi sociali e per i diritti e doveri civili al centro della settimana di proiezioni e incontri del Sole Luna Doc Film Festival. Ne sono prova le fotografie di questi giorni, che trovano diffusione sui Social media del festival. A loro si aggiungono i giovani africani del progetto promosso dall'associazione Civico63 che lavorano con alacrità e determinazione da volontari. Sono 12 richiedenti asilo ospitati nella Caserma Serena e nella Casa Rosa di Treviso che si sono proposti spontaneamente di collaborare alla buona riuscita della manifestazione. Accompagnati quotidianamente dai loro tutor, sono impiegati in tutte le mansioni, dall’allestimento, all’accoglienza. Si sforzano di parlare italiano, lingua che hanno imparato nei corsi di lingua a loro riservati, e di interagire il più possibile con lo staff e gli ospiti. Al pubblico regalano piccole e intense dichiarazioni, che testimoniano una partecipazione al progetto attiva e sentita. Come quella di Elyas: "Sono felice di poter lavorare con voi italiani!" e quella di Joussouf: “Per me è molto importante per andare avanti, mi da speranza”.

Oltre a loro ci sono gli 8 componenti della Giuria Interazioni chiamati a valutare il migliore cortometraggio della sezione Shorts del festival che si sono presentati al pubblico il 14 settembre a Ca' dei Ricchi (nella foto). Provenienti da Pakistan, Afghanistan, Nigeria e Gambia, i ragazzi accompagnati dall'Assessore alle politiche per immigrazione e migrazione del Comune di Treviso, Anna Caterina Cabino, e agli operatori della Cooperativa La Esse e della Cooperativa Una Casa per l'uomo, enti attuatori dello S.P.R.A.R. della città - promosso dal Comune in qualità di capofila di una rete di comuni del territorio nell’ambito di un programma organico di accoglienza diffusa e di percorsi di integrazione a livello locale condiviso con le realtà dell’associazionismo e del terzo settore presenti sul territorio - hanno raccontato al pubblico l'esperienza vissuta come giurati. Il cinema e la visione condivisa di opere che raccontano storie simili al loro vissuto hanno smosso emozioni e attivato riflessioni altrimenti difficili da esprimere. I ragazzi saranno presenti nella serata di premiazione del Sole Luna Doc Film Festival, domenica 17 settembre, e consegneranno al vincitore una scultura realizzata con materiali di riciclo.

Alla sua quarta edizione trevigiana, dunque, il Sole Luna Doc Film Festival conferma la capacità e la determinazione a fare squadra coi migranti del territorio, a farli incontrare col pubblico sempre più ampio che rappresenta tutte le realtà cittadine, istituzionali e associative private, un pubblico di uomini e donne di tutte le età, di diverse etnie, religioni e status, a cui si sono aggiunte anche nuovi gruppi di spettatori come i turisti presenti in città, che trovano negli appuntamenti del festival una occasione di fruizione culturale degna di essere scoperta e partecipata. Dato questo ultimo che assegna al Sole Luna Doc Film Festival una più marcata connotazione internazionale.

Il tema dell'accoglienza e della integrazione è al centro dell'incontro di venerdì 15 alle ore 19 che apre la giornata di eventi a Palazzo dei Trecento. “Modelli d’accoglienza” vedrà protagonisti il senatore Gianpiero Della Zuanna, accademico e politico italiano, Professore ordinario di Demografia presso il Dipartimento di scienze statistiche dell'Università degli Studi di Padova, e il Professor Antonio Calò, docente di filosofia al Liceo Classico Antonio Canova di Treviso. Si parlerà  di vari casi di accoglienza e delle proposte ministeriali in corso sul tema. Protagonista d'eccezione dell'incontro sarà la famiglia Calò, Nicoletta e Antonio Calò, già genitori di quattro figli, che hanno accolto sei migranti richiedenti asilo, coinvolti lo scorso anno nel festival in una giuria che ha visionato tutti i film della sezione Human Rights.

Dalle parole allo schermo il passo si fa breve con la proiezione che seguirà alle ore 19.30 del film Dove vanno le nuvole di Massimo Ferrari. Il regista, presente in sala, racconterà al pubblico ideazione e sviluppo di un film che documenta storie ed esperienze di accoglienza da Treviso a Riace, dal caso della famiglia Calò di Povegliano a quella del sindaco Mimmo Lucano. Il film, lo ricordiamo, è stato proiettato in prima ufficiale alla Camera dei Deputati riscuotendo uno straordinario successo che lo ha seguito fino a Palermo, trovando particolare apprezzamento da parte della giuria degli studenti liceali di Palermo.

Alle 21 sul grande schermo del Palazzo dei Trecento sarà il turno di Alain Daniélou. Il labirinto di una vita del veneziano Riccardo Biadene, un avventuroso viaggio musicale che partendo dalla Bretagna procede facendo tappa in India, a Berlino, a Venezia e a Roma per raccontare la biografia straordinaria di uno dei più celebri indologi e musicologi del novecento. Il regista sarà presente in sala. Chiude la serata di proiezione del 15 settembre l'attesa proiezione de I cormorani di Fabio Bobbio. Con questo film d'esordio del montatore de I corpi estranei di Mirko Locatelli, si rinnova la narrazione di quella età di mezzo che da sempre attira lo sguardo del cineasta. Samuele e Matteo hanno 12 anni: la loro estate è fatta di ozio, pulsioni, affanni, tuffi e pesca. Presenti in sala: Fabio Bobbio, Mirko Locatelli e Giuditta Tarantelli, produttori dell'opera vincitrice di recente del Doc/it Professional Award – Premio Produzione e finalista ai Nastri d’argento.

A Ca' dei Ricchi, si presenta ricchissimo il programma della giornata di venerdì. Si comincia alle 19 con un incontro davvero speciale: quello con Tommaso Valente, ideatore e sviluppatore di Chronicles from the 20s. Take a walk on the young side, un progetto crossmediale che svela emozioni, speranze e punti di vista di giovani tra i 20 e i 29 anni, coloro che stanno vivendo un'epoca segnata da profondi cambiamenti. Dalle ore 19.30 parte la serie di proiezioni dei film in concorso. Si comincia alle 19.30 con Blaxpoitation. 100 Years of Blackness in Italian Cinema di Fred Kuwornu, ritratto a 360 gradi degli attori afro-italiani, afro-americani, afro-discendenti nelle produzioni cinematografiche, tra piccole conquiste di notorietà e lotte contro la stereotipizzazione.

Alle 20.30 sarà la volta di Who's gonna love me now di Tomer e Barak Hyemann. Il film è un ritratto commovente di un giovane omosessuale sieropositivo in bilico tra una vita "allo scoperto" a Londra e quella in cui opera una censura della propria identità, in Israele. Chiude la serata di visioni a Ca' dei Ricchi, alle 22.30, Kolwezi on air di Idriss Gabel, un coinvolgente e frenetico diario visivo di un gruppo di reporter congolesi capaci di raccontare il proprio paese sfidando le derive di un giornalismo che insegue più lo scoop e il sensazionalismo che il racconto autentico della realtà. Proiezioni ed eventi proseguono domani, 16 settembre, presso la Sala dei Trecento, dalle ore 18, e Ca' dei Ricchi, a partire dalle ore 18.30.

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