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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Spaccio di cocaina, arrestati otto narcotrafficanti

Le indagini condotte dalla squadra mobile di Trieste hanno portato al sequestro di oltre un chilo e mezzo di cocaina purissima. Un gruppo di albanesi la portava, i tunisini la rivendevano

Gli albanesi la portavano, i tunisini la rivendevano: venerdì 1º aprile la squadra mobile di Trieste ha arrestato otto narcotrafficanti che da mesi rifornivano di cocaina la piazza di spaccio del capoluogo del Friuli Venezia Giulia. Il blitz, coordinato dalla Procura della Repubblica giuliana e effettuato in collaborazione con le sezioni di Venezia, Treviso, Padova, Rovigo e Pavia, ha visto impiegati oltre 60 uomini. Già nella serata di giovedì un giovane tunisino era finito in manette a Trieste in quella piazza Garibaldi che, solo pochi giorni fa, era stata teatro dell'ennesima aggressione violenta tra bande. Da indiscrezioni in possesso di TriestePrima, non è da escludere che i soggetti fermati in quell'occasione siano, in modi e ruoli diversi, coinvolti nel giro di droga smantellato dalla polizia.

L'operazione

Delle nove misure cautelari emesse dal Gip, otto sono state eseguite, mentre un soggetto domicilato in provincia di Venezia si è reso irreperibile, di fatto facendo perdere le sue tracce. Quattro persone sono state arrestate a Trieste, mentre gli altri sono stati portati a termine negli altri comuni coinvolti nelle indagini. Degli otto arrestati sette sono stati portati in carcere e uno agli arresti domiciliari. Nel corso dell'operazione sono state effettuate anche dieci perquisizioni (otto contestualmente agli arrestati) che in due occasioni hanno tirato in ballo persone che, a vario titolo, risultano legate alla gestione della piazza triestina. Le indagini sono andate avanti per circa sette mesi ma è molto probabile che il fiume di droga scorresse così da prima dell'avvio delle operazioni. 

Come agiva il gruppo

I soggetti finiti nella rete degli investigatori sono tutti di età compresa tra 20 e 40 anni e tutti già noti alle forze dell'ordine. "La ricostruzione fatta dagli investigatori all’esito delle indagini - così la questura di Trieste - ha permesso di acclarare come il  gruppo degli indagati di origine tunisina, attivo nello smercio al dettaglio sulle piazze di spaccio della città di Trieste, si rifornisse con cadenza settimanale dal gruppo albanese, i cui componenti, sebbene domiciliati in zone del Veneto prossime alla città di Venezia, si portavano frequentemente nel capoluogo giuliano per rifornire di sostanza e/o prelevare denaro dai correi magrebini". A Trieste i narcotrafficanti si avvalevano, una volta in possesso della sostanza, di una "capillare rete di spacciatori costituita prevalentemente da altri soggetti di origini nord-africane appositamente trasferitisi". 

Le indagini

Nel complesso le indagini hanno portato al sequestro di oltre un chilo e mezzo di cocaina purissima che il gruppo era solito occultare in aree verdi della città e alla documentazione di centinaia di cessioni di stupefacente operate nei confronti di giovani e giovanissimi in questo centro cittadino. Le investigazioni proseguiranno con l’esame di tutto il materiale sottoposto a sequestro nel corso delle operazioni di questa mattina.

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