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Cronaca Cessalto

Osteria dello spaccio a Cessalto, in manette il titolare

Una piccola, ma bene organizzata centrale dello spaccio di cocaina e hashish quella realizzata da F.P., 55enne, titolare di un'osteria di Cessalto

Una piccola, ma bene organizzata centrale dello spaccio di cocaina e hashish quella realizzata da F.P., 55enne, titolare di un'osteria di Cessalto, che i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Donà di Piave coordinati dal proprio comandante, il Maresciallo Luigi Catania, e i colleghi della locale stazione, hanno smantellato nel pomeriggio di mercoledì. I militari erano da un po’ a conoscenza che tra il comune di Ceggia e Cessalto era stata intrapresa una fiorente attività di spaccio, considerato che alcuni assuntori cilensi, ma anche sandonatesi, si recavano spesso in quell’osteria posta in un luogo piuttosto appartato.

Difficile credere che tutte queste persone, provenienti anche dai vicini comuni della provincia di Treviso, si recassero in luogo solo per bere un calice di vino o mangiare, cosi gli operanti hanno iniziato a svolgere un’attività di monitoraggio dell’esercizio pubblico. Nel primo pomeriggio di mercoledì è stato deciso l’intervento, quando ormai qualcuno era già passato a rifornirsi e il titolare dell’osteria appariva molto nervoso e guardingo, atteggiamento tipico di chi sta compiendo qualcosa di illecito e teme di essere notato.

Immediato il riscontro ai sospetti accumulati  nei confronti del ristoratore, trovato con nove confezioni di cocaina, per un totale di 22 grammi, in tasca assieme a un altro sacchetto con all’interno 25 grammi di hashish. La perquisizione, che successivamente è stata estesa a tutto l’esercizio pubblico e la sua abitazione, ha consentito di rinvenire tutto il necessario per preparare le dosi di stupefacente da vendere, partendo da quest’ultimo, per un totale di oltre 600 grammi, in forma purissima, nascosto in confezioni sottovuoto all’interno dei sacchi dove si trovavano le immondizie, per continuare con la sostanza da taglio, nella fattispecie mannitolo, racchiusa nelle sue confezioni di acquisto, il bilancino di precisione e il cellophane utilizzato per la confezione delle dosi già pronte per essere cedute agli acquirenti.

E’ stata anche trovata la somma di 2.700 euro, ritenuta provento di attività illecita e, per questo, sequestrata come tutto lo stupefacente e il materiale rinvenuto. Alla luce degli eventi, è stato informato il magistrato di turno alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso e si è proceduto all’arresto del 55enne, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Lo stesso è stato, poco dopo, trasferito alla casa circondariale di Treviso, dove tuttora si trova  a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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