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Cronaca

Sportello lavoro della Cisl, il 24 per cento ha trovato lavoro

Dal 1 settembre 2014 al 31 marzo 2015 110 giornate, 402 ore di colloquio, 195 soggetti seguiti. 46 persone hanno trovato un impiego

TREVISO Il 24 per cento delle persone che si sono presentate allo sportello lavoro della Cisl di Treviso ha trovato lavoro. Lo confermano i dati diffusi dalla sigla sindacale che riguardano il periodo che va dal 1 settembre 2014 al 31 marzo 2015, durante il quale lo sportello di orientamento è stato aperto per 110 giorni per un totale di 402 ore di colloqui effettivi con un’affluenza di 195 utenti unici.

Dei 195 utenti  118 sono donne e 77 sono uomini, la maggior parte tra i 30-50 anni di età (76 persone) seguiti dalla fascia 15-29 anni (43 persone) over 50 anni (46 persone) e tra i 30-35 anni (30 persone). Il 70% dei soggetti sono italiani (137 persone) e il 30% di nazionalità straniera (58 persone). L’85% delle persone che si sono presentate allo sportello (166 utenti) erano disoccupatiil 42% di questi (83 persone) da oltre due anni. La maggior parte delle persone che si sono rivolte al servizio è in possesso di un titolo di studio di scuola media superiore (41%) 26 persone sono laureate (13%).

L’elemento positivo da segnalare è che, a seguito dell’analisi condotta sulle persone che si sono presentate allo sportello nel periodo indicato,  e dichiaratesi disoccupate alla data del primo incontro, il 24% di queste, pari a 46 unità, hanno trovato lavoro con contratti a tempo determinato o indeterminato. Una decina sono invece le situazioni con formule di collaborazione a voucher, a tirocinio e borse di studio, portando quindi a 56 le persone che, dopo essersi rivolte allo sportello, hanno trovato sbocchi lavorativi.   “Il dato sulle persone che hanno trovato lavoro dopo la consulenza allo sportello ci da grande soddisfazione e fa capire che abbiamo intrapreso la strada giusta – afferma Alfio Calvagna della segreteria Cisl Belluno Treviso – Il Sindacato deve sapersi innovare con competenza, affiancando il lavoratore a 360° sia quando questi è occupato, sia all’inizio del suo percorso professionale e, soprattutto, in caso di perdita del lavoro. Il ruolo di rappresentanza passa attraverso il saper interpretare e governare le nuove dinamiche del mercato del lavoro, offrendo un servizio sempre più personalizzato e creando una rete efficace sul territorio.”

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