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Cronaca Monastier di Treviso

Bambino in busta, spot choc dell'associazione vegana di Monastier

Pubblicità choc dell'associazione "Campagne per gli animali" di Monastier. A Pordenone, Torino e Grosseto sono apparsi cartelloni raffiguranti un bambino in busta, sotto la domanda: "Chi mangi oggi?"

Da alcuni giorni sono apparsi a Pordenone, Torino e Grosseto dei manifesti choc contro il consumo si carne.

Un bambino (una bambola) fatto a pezzi e confezionato sotto vuoto, accompagnato dalla domanda: "Chi mangi oggi?"

La campagna di sensibilizzazione, che invita ad adottare uno stile di vita vegano, sta facendo il giro del Paese e a breve approderà a Firenze e in Lombardia. Il suo scopo è quello di far capire ai consumatori, come riportato sul manifesto, che "gli animali non sono cose. Quando li mangi o li sfrutti, mangi qualcuno. Non qualcosa”.

A lanciare la provocazione è l'associazione vegana “Campagne per gli animali” di Monastier, non nuova a spot forti di questo tipo, che il presiedente Adriano Fragano definisce “pubblicità progresso a favore degli animali”.

Qualche tempo fa erano apparsi cartelloni che ritraevano una donna chiusa in una gabbia e al suo fianco una scrofa, anch’essa dietro le sbarre.

"La nostra è una società antropocentrica - commenta Andrea Zanoni, europarlamentare dell'IdV - che ci ha abituato alla visione di violenze e crudeltà nei confronti degli animali, esseri senzienti, che possono venire impunemente schiavizzati, torturati e uccisi solo perché non appartenenti alla specie umana. È ora di dire basta".

Zanoni, in qualità di vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo, condivide pienamente la campagna dell’associazione trevigiana e la appoggia.

E si chiede: "Come mai le continue e quotidiane pubblicità di corpi di animali smembrati e impacchettati non provocano lo stesso disgusto?"

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