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Cronaca Spresiano

Ricatto "sexy" ai danni di un artigiano, 22enne condannato a quattro anni

B.M.W, un cittadino di origine nordafricana, era accusato di estorsione per aver tentato di farsi dare 2mila euro da un 40enne di Spresiano, indicato come "pedofilo": avrebbe incontrato una minorenne per compiere pratiche sessuali

Quattro anni di reclusione, 2mila euro di multa e 5mila di risarcimento alla parte civile, difesa a processo dall'avvocato Laura Tronchin. E' finito così il processo a B.M.W, 22enne nordafricano (difeso dall'avvocato Simone Marian), accusato di estorsione per aver tentato un ricatto a spese di un artigiano 40enne di Spresiano, che nell'agosto del 2021 si era incontrato con una giovane donna per quella che doveva essere una avventura "piccante" e che invece si è trasformata in un incubo: i due sarebbero stati infatti ripresi al telefono e l'uomo sarebbe stato vittima di una vera e proprio estorsione sulla base del fatto che "l'amica" era in realtà una minorenne. «Diremo a tutti che sei un pedofilo» sarebbe stata la minaccia che il 40enne avrebbe ricevuto attraverso un sms. E per tenere la bocca chiusa pretendevano 2 mila euro. Gli autori della "sexy trappola" sono in realtà rimasti ignoti, tutti fuorchè il 21enne che si è presentato per riscuotere. All'appuntamento però ha trovato, oltre alla vittima, anche i carabinieri, che lo hanno arrestato in flagranza di reato.

La vicenda si era svolta a Spresiano. La storia è quella di 40enne che, annoiato dalla "solita" vita, avrebbe deciso di concedersi una digressione erotica. Così, dopo settimane di ricerca su internet trova, in un sito per adulti, una ragazza che è molto più giovane di lui. Tra i due nasce una simpatia, che diventa confidenza fino a quando decidono di incontrarsi in un luogo appartato a Villorba. Fra l'uomo e la donna non succede nulla: si vedono e basta e, come riferirà lui ai carabinieri all'atto di presentare la denuncia, non ci sono stati né atteggiamenti intimi né tanto meno rapporti sessuali. Ma 10 giorni dopo sul suo telefonino arrivano dei messaggi con un chiaro tono intimidatorio. Gli dicono che lo hanno visto in compagnia di una minorenne e che il rendez vous è stato ripreso per intero. «Facevi cose con una ragazzina - recita l'sms - sei un pedofilo, divulgheremo il video. Se non vuoi guai devi darci 2.000 euro». 

Il 40enne decide di andare dai carabinieri della Stazione di Spresiano, ai quali racconta i fatti. E dice che la ragazza era effettivamente una minorenne e di non aver voluto proseguire con la "conoscenza" proprio per quel motivo. I militari preparano allora una trappola: gli dicono di incontrare i ricattatori, ai quali avrebbe dovuto consegnare 500 euro come anticipo, ma segnano le banconote in modo da renderle riconoscibili. Il 26 agosto del 2021 al rendez vous si presenta un ragazzo che pretende la somma. Quando avviene lo scambio intervengono però i carabinieri, che bloccano il 21enne e lo arrestano. 

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